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TERRAFERMA regia di Emanuele Crialese

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6½ / 10  07/09/2011 00:12:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho la netta impressione che questo terzo film di Crialese debba fare i conti con l'univoca bellezza delle sue immagini, e che proprio per questa ragione segni un'involuzione rispetto ai precedenti film, soprattutto a qualche anno di distanza da un capolavoro del cinema italiano ("Nuovomondo"). La sua bellezza visiva è fuori discussione, ti ubriaca di mare, di volti bellissimi scavati dal tempo o dalla fatìca, puoi respirare persino l'odore di corpi salati protetti dal loro orgoglio "operativo".
Purtroppo il cinema non è solo questo: può andare l'intimismo rapporto tra la popolana e la donna africana, per la grande sequenza (giostrata quasi nel tentativo di creare stupore e rimorso morale) delle mani aggrappate in un rito di disperata sacralità ma alcune scelte lasciano perplesse, cito i tre studenti in vacanza il sequestro della barca da parte della polizia l'idealismo fin troppo condivisibile del vecchio pescatore (Ernesto).
Alla fine, complice il respiro morale della storia (la legge contro i clandestini è la croce della vergogna della nuova Italia) e il bell'epilogo finale, mi sono commosso, ma ho provato anche la sensazione che qualcosa non abbia funzionato come mi aspettavo. Impressioni che forse mi daranno un giorno torto o ragione, dipende
Ps L'isola non è la famigerata Lampedusa ma Linosa

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