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TERRAFERMA regia di Emanuele Crialese

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7 / 10  26/03/2013 23:36:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ribalta la situazione di Nuovomondo, ora siamo noi nei panni degli americani di inizio secolo alle frontiere ad accogliere o respingere gli immigrati. Pur non volendone fare un ritratto politico Crialese, il contesto è differente l'America del XIX secolo era una terra fertile, pronta ad essere ottimizzata, il contesto siciliano che si può estendere a tutto il paese vige pregiudicata ormai da un'economia in rosso in un clima di precarietà generale, si lavora per sopravvivere, Filippo e la madre costretti a reinventarsi un profitto, vivono nel garage pur di racimolare attraverso la locazione. Terzo film di quella che potremmo chiamare la trilogia del mare di Crialese, presenta tante sfaccettature: la lotta interiore dei cittadini che si trovano a scegliere tra la legge morale e la legge dello stato, la realtà globalizzata della pesca, il turismo, manca in fase di narrazione (e di coraggio per scegliere un approfondimento) restano sequenze che rimangono impresse per la loro antiteticità: il barcone gremito di bagnanti festanti e quello altrettanto stracolmo profuso di immigrati, Filippo che difende l'inviolabilità della barca a colpi di remi, azione hemingwayana del pescatore Santiago de "Il vecchio e il mare".