dark_knigh 4 / 10 13/09/2011 13:52:50 » Rispondi Accidenti che delusione! Leggendo i post e le recensioni mi aspettavo un capolavoro o qualcosa di simile. Invece mi son pentito di aver speso i soldi dei biglietti. Avete presente delle zuppe ormai fredde e rimaste dei giorni precedenti? Bene, mettetele insieme, aggiungeteci un brodo caldo di tecnologia dei tempi d'oggi ed ecco che il minestrone è pronto. Una scopiazzata di qualche famoso film cult degli anni ottanta guarnito da effetti speciali del 2011. Questo è purtroppo l'ultima produzione di Spielberg. La trama è banale, scontata e arrangiata alla meno peggio. I protagonisti sono senza personalità, sembrano "forzati" e stereotipati, come se dovessero fare solo numero e non avessero un ruolo definito nella storia. Inanimati. E' tutto poco credibile, come la pubblicità che ha preceduto questo film: vedi spoiler
Se era così importante, e lo era, com'è che per trasportare un alieno e parte della sua astronave si usa un treno anzichè un'autocolonna militare scortata? E già parte male... ma si va dal male in peggio! Arrivano dei soldati che praticamente militarizzano la cittadina e nessuno quasi ci fa caso! E dirla tutta nemmeno gli stessi militari sembrano prendersi sul serio: c'è una scena dove non fanno caso che un gruppo di ragazzini li filmano a pochi metri da dove lavorano! Però il basco ce l'hanno saldato sulla testa... Il vice sceriffo diventa un problema? Bene, gli diamo un appuntamento e lo arrestiamo! Tanto siamo sicuri che arriverà da solo, lo faremo sparire! Vabbè che per scappare gli sarà sufficiente stordire una sola guardia e prendere una divisa! E tutti, senza averlo mai visto, lo salutano militarmente e prendono ordini! Ma chi ha scritto il copione? Astronave che si costruisce da sola usando tutto ciò che è di metallo... cacchio che tecnologia aliena! Peccato abbia bisogno dei motori delle automobili! E il mostro-alieno che incazzato ammazza chiunque però si ferma davanti al bambino che gli dice semplicemente di capirlo? Capolavoro di cavolate. Peccato.