julian 7½ / 10 09/07/2013 23:27:54 » Rispondi Cronaca estremamente realistica ed inquietante dello sviluppo e degenerazione di una pandemia, realizzata con la consueta enormità di mezzi e star di Soderbergh, che però, nonostante le scarse aspettative, non difetta di qualità. Già detto molto da chi ha espresso voti positivi, in particolare illuminante il riferimento di Jack Torrance alla banalità del male, valida per almeno due personaggi: quello di Fishburne - nettamente il migliore sia per prova attoriale, sia per profondità del soggetto - intrappolato in una questione etica non secondaria ma senz'altro una delle figure più positive, e quello della Cotillard, forse sviluppato un pò più sommariamente. Jude Law apre due enormi tematiche: la questione delle case farmaceutiche ma soprattutto il dannoso fenomeno dei guru del web, che diffondono disinformazione, paura e rabbia, una questione che dovrebbe ricevere grande attenzione da noi italiani. In particolare, il pessimo ritratto che esce fuori del blogger, attenua secondo me la critica alle case farmaceutiche, ritenuta da altri la principale. La storia di Kate Winslet invece è un District 9 in piccolo. La carne al fuoco è tanta, frantumata in più episodi, ma Soderbergh stavolta riesce a controllarla meglio che in Traffic, sviluppando in maniera soddisfacente ogni punto e riuscendo in un particolare compromesso tra blockbuster votato alle masse e allo spettacolo e opera d'autore. Nella seconda parte è apprezzabile la deriva apocalittica e la descrizione degli istinti primordiali dell'uomo, che le istituzioni contribuiscono solo a silenziare e non a spegnere del tutto. Un punto a favore anche dalle inconsuete melodie elettroniche di Cliff Martinez.
Contrariamente ad altri, a me è piaciuto il fatto che il film cominciasse dal Day 2, ad indicare un processo ormai iniziato in maniera silenziosa e impercettibile e pronto ad un terrificante incedere. E va bene anche la concessione finale del Day 1, frutto dell'incessante ricerca del paziente 0.