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CARNAGE (2011) regia di Roman Polanski

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Ciumi     7½ / 10  30/10/2011 11:56:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chi spera oggi di rivivere le ansie del condominio kafkiano nell'ultimo di Polanski, non può che rimanere deluso, eppure il nuovo salotto di "Carnage" non è poi così nuovo, se si ripensa a "Cul de Sac", per esempio, se ci si ricorda de "Il coltello nell'acqua"... una marea deserta isolava gli strani personaggi, chi ne faceva le spese erano, così premuti l'uno contro l'altro, i rapporti umani, i nervi, l'atmosfera era, lo è in "Carnage", se non angosciante, claustrofobicamente soffocante, isterico il sarcasmo.
Ovvio più strette saranno questi ambienti e più violenti e abrasivi risulteranno gli attriti. Se non sempre solide, le pareti della gabbia non si assentano mai: sono i convenevoli, le abitudini, i mestieri, i doveri, le responsabilità famigliari, gli hobby, i pareri degli altri - quando nessuno può ormai più pensare di evadere dalla prigione comune, ciascuno dovrà finire con il pensare esclusivamente ai prigionieri che ha trovato dentro la sua cella - bisogna pur scaricare questi volt che tormentano! Ma come si può replicare a una serie di parole se non con altre parole, creando, in tale modo, ulteriori sbarre, non altro che irrisolvibili paradossi? Non se ne esce. L'intero esistere si riduce a un confronto con i propri simili d'impossibile conciliazione, ad un continuo reagire, allontanare e superare l'alto, nel subire un'infinità di pensieri propri e non propri, in una stanza, o in una scatola sola: quella cranica.

L'introduzione è tanto semplice quanto adeguata: l'episodio dei ragazzi intorno al quale si svilupperà l'intera commedia, è già molto lontano. La violenza fisica è adolescenziale. Cresceranno, saranno maturi, educati. Il come, ce lo illustra il film di Polanski.
Poiché l'incidente dei figli (gli assenti) ne sarà un falso centro: i discorsi vi divergono, ognuno finisce per parlare di sé e sparlare dell'altro. Sono gli sfoghi, le liti, i diverbi degli adulti accompagnati come non bastasse da numerosi rumori di disturbo: il telefono che squilla in continuazione, il phon, il deodorante per ambiente, il cane che abbaia del vicino, le chiamate della madre. Tra questi, ironicamente, mondi diversissimi e fuori contesto: John Wayne e i bambini dell'Africa.
Quel che rischia Polanski, ed è forse anche il limite di "Carnage", è il non volere celare nulla, in questa umiliazione alla morale, in questo scontro tra criceti in gabbia. Le cortesie di circostanza durano poco, provocano nausea come la torta offerta di pere e mele, tutto è rigettato fuori palesemente, insudiciando abiti, arredo, profumi, oggetti soprattutto, sui quali ci si diverte a infierire: il catalogo, il telefonino, la borsa, cose che confessano le ridicole debolezze e manie di ognuno.
Poi, gli schieramenti cambiano: c'è il momento dello scotch in cui gli uomini sono virilmente amici, e le donne, loro mogli, all'altro lato del ring; è il marito contro la moglie, l'uomo contro l'uomo, la donna contro la donna, il genitore contro il genitore, la coppia contro la coppia, l'ospite contro il padrone di casa, il consumatore contro il venditore, l'imprenditore di successo contro il commerciante di sciacquoni, tutti contro tutti.
Ottime le prove degli attori, fatta eccezione forse della Foster, i quali isterismi eccessivi oltrepassano il "sopra le righe"; e tra loro esso, primo protagonista, dio del massacro; seduto in uno dei salotti di New York: beve scotch, fuma sigari, risponde alle migliaia di chiamate.
strange_river  02/11/2011 18:05:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In diversi avete giudicato la prova della Foster "sopra le righe".
Indubbiamente lo è, ma conosco donne che sono esattamente così, sopra le righe come lei in questo film, col sorriso finto, i lineamenti tiratissimi e che non vedono l'ora di sputar veleno e ciò me la fa considerare perfettamente aderente alla realtà :D

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Ciumi  04/11/2011 19:51:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma no, Lucilla, è la recitazione a essere sopra le righe, non il ruolo. Pensa alle scene dove sbrocca, lo fa in modo troppo ostentato, dai.

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strange_river  05/11/2011 00:25:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vabbe', a te non riesco a dire di no.
E' come dici tu, solo che

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Ciumi  05/11/2011 13:23:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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