Gualty 9 / 10 05/04/2013 19:06:13 » Rispondi Un appartamento dal quale sembra impossibile fuggire, intrappolati da un "angelo sterminatore" che metterà a nudo la natura di questo quartetto di personaggi così antitetici e così profondamente uniti da un episodio infantile, un atto di violenza tra i rispettivi figli. E la violenza liberata , se non liberatoria, di uno scontro tra ragazzi scatenerà le represse tensioni dei civilissimi genitori, tanto più violente quanto più soffocate: l'unico a palesare un comportamento stoico e coscienziosamente cinico crolla come un bambino non appena il suo giocattolo del potere gli si sgretola tra le mani. Stupenda la lenta trasformazione dei personaggi, divina l'oscillare delle linee di forza e di scontro, soldi, sessualità, ideali, un formarsi e disfarsi di coppie che sembra quasi suggerire che in fondo la distanza tra i sessi è quasi più profonda delle distanze sociali. Un melmoso climax di disfatta morale e di profonda disperazione teleologica, seppellito il mito razionale e progressista il Dio del massacro non lascia risorgere alcun essere superiore dalle ceneri del proprio rogo, solo putride ombre delle illusioni delle favole di un tempo.