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LA PELLE CHE ABITO regia di Pedro Almodovar

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atticus     6½ / 10  28/09/2011 02:35:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo non è Almodovar, o almeno a me sembra di non riconoscerlo. Non vorrei commettere lo stesso errore di valutazione che feci col bellissimo "Gli abbracci spezzati" (a cui oggi non posso fare altro che riconoscere una profondissima intensità di sguardo), solo che faccio fatica a scorgere in questo film la potenza, a volte anche sgradevole, delle emozioni che regalano le opere di questo regista.
Invero, "La pelle che abito" è una sorta di melò assai bizzarro, che tiene incollati allo schermo grazie al profluvio di colpi di scena, allo stile virtuosistico di Pedro (che, diciamolo, non stupisce più) e ai continui accenni pruriginosi non sempre graditi. Ciò che sfugge è il disegno dei personaggi: monodimensionali (Banderas), confusionari e sciattamente sfumati (Anaya), fini a se stessi (Peredes). Soprattutto, permane la sensazione di un film artefatto, spiattellato, talmente esibito nella sua escalation di rivelazioni a effetto da accartocciarsi paradossalmente su se stesso.
Il racconto fila lascio come l'olio ma le emozioni rasentano il suolo, i contenuti non vanno più in là di una rielaborazione sui generis del mito di "Frankenstein" ed io esco dalla sala assuefatto dal tourbillon di kitsch splendidamente filmato ma perplesso perché non è questo che mi aspetto. In spiccioli, non lascia nulla.
jack_torrence  06/10/2011 10:07:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fantastico commento davvero, Giuseppe.
Ci ritrovo tutto quello che ha deluso anche me.
In più io ho trovato che i dialoghi, e la loro recitazione, erano ostentatamente da serie b, talmente tanto che non credo fosse solo per via del pessimo doppiaggio.
atticus  06/10/2011 10:57:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Stefano!
Giustissimo! I dialoghi erano in diversi frangenti altamente 'bizzarri' (perdonami, ma è il termine che più si addice a questo film, secondo me...), altisonanti e un pochetto imbarazzanti, anche per me è stata una scelta voluta... I momenti più sbagliati? L'uomo tigre, l'orgia nel giardino della villa e la sottotrama di mamma Peredes (più che altro senza scopo...)
Mi solleva che c'è anche qualcun'altro che la pensa come me, mi stavo convincendo di aver preso un abbaglio... ;))
Niko.g  06/10/2011 11:27:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho visto il film, ma sul doppiaggio in generale, credo si debba fare una riflessione importante, perché il fenomeno, secondo me, sta diventando preoccupante.
atticus  06/10/2011 13:44:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In genere credo che l'industria del doppiaggio italiano sia eccellente. In questo caso specifico (ma è una cosa che si potrebbe allargare a quasi tutti gli ultimi film di Almodovar) il lavoro è stato meno efficace del solito...
pier91  28/09/2011 03:01:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avrai già notato atticus che il film ha deluso anche me.
Le ragioni della perplessità le hai esposte molto più compiutamente di quanto abbia fatto io.
Sono stata più severa col voto, ma condivido in toto.
atticus  28/09/2011 10:07:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Chiara,
hai detto bene, ha deluso, il che non vuol dire che non abbia i suoi motivi per essere visto e 'gustato'. Tuttavia l'ho trovato troppo immediato e totalmente privo dell'elemento emozionale forte che caratterizza i film di Pedro (ricordi "Volver"? o "Parla con lei"? Quello è l'Almodovar che amo!).
Un melò a tinte forti che vira nel thriller, decisamente bizzarro e difficile da prendere sul serio, contenutisticamente vecchissimo ma abbagliante a livello visivo.
Per lo spettacolone che offre meriterebbe un voto ben più alto (almeno 8) ma non è questo che mi aspettavo... Ciao!
pier91  28/09/2011 13:18:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai ragione Giuseppe (ti chiami così vero? ), ricordo perfettamente Volver e Parla con lei ed è quello l'Almodovar che amo anch'io...ciao :)