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A DANGEROUS METHOD regia di David Cronenberg

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atticus     8½ / 10  07/10/2011 00:51:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non capisco la critica mossa dai più a quest'ultimo, splendido film di Cronenberg, giudicato spregiativamente 'tradizionale', 'accademico'. Probabilmente la forza violenta dei suoi ultimi lavori, aggiunta al ricordo di alcuni celeberrimi horror del passato, aveva creato un'attesa errata nei confronti di "A dangerous method", quasi che opere come "M. Butterfly" o "Spider" fossero finite direttamente nel dimenticatoio.
Sta di fatto che, dinanzi a questa magistrale apologia della parola come rimedio per la psiche, si capisce quanto Cronenberg sia diventato artisticamente maturo (per me lo era già da anni).
Al di là della confezione impeccabile (d'altronde produce il fido Jeremy Thomas) e della sceneggiatura magnifica a firma Cristopher Hampton, il film colpisce perché, se seguito con attenzione, si rivela la summa di tutti i temi e le ossessioni del suo autore: i labirinti della mente (citerei il pur mediocre "Scanners" o "Il pasto nudo"), la follia ("Spider"), il sadomasochismo e la sessualità ("Crash" ma soprattutto "Videodrome"), la metamorfosi (direi "M. Butterfly"), il triangolo professionale e i confini deontologici ("Inseparabili"), la scienza come prolungamento dell'uomo ("La mosca" e tanti altri). Su tutto trionfa il potere della mente umana, macchina grandiosa e misteriosa.
Se si è disposti a lasciarsi trascinare da questo fiume in piena verbale, dalle caratterizzazioni psicologiche pregevolmente ritratte, dalla cura dei particolari e dall'eccellente recitazione (straordinaria la Knightley isterica e ringhiante, in sottrazione sia Fassbender che Mortensen), allora la ricompensa per occhi e spirito sarà addirittura spropositata; in caso contrario, preparatevi per una bella pizza.
jack_torrence  07/10/2011 10:47:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grandissimo, grandissimo! Te vojo bbene!!!!
;D

Oggi lo rivedo forse - spero - poi lo vorrei commentare.
Ti dico solo che per me all'uscita della prima visione era da 9 o più.

atticus  07/10/2011 10:53:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
:DDD sei gentile! Avrei voluto dare 9 anche io (non di più...) però credo che gli manchi quel briciolo di grandezza che lo metta al pari di capolavori come "A history of violence" o "M. Butterfly".
Dai dai voglio laggere il tuo parere, chissà che analisi certosina che farai ;)
Ciao Sté!
jack_torrence  07/10/2011 12:12:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma lo sai che anche a me "M Butterlfy" piacque tantissimo? Di solito è considerato un "minore", però quello che scrivi tu mi fa piacere. E' un film che desidero rivedere al più presto.
atticus  07/10/2011 16:22:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un film straordinario e sottostimato da sempre (per via del colpo di scena, quando invece, secondo me, tutta la meraviglia risiede nell'illusione del personaggio di Irons), io lo amo incondizionatamente, la più grande metamorfosi di Cronenberg, sia in senso artistico che narrativo. Se ci penso mi vengono i brividi, tra i 10 finali più emozionanti mai visti in vita mia!

vieste84  12/02/2012 14:35:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
si anche a me è piaciuto assai, è stato il primo film che ho visto di quelli non horror e il finale è forse uno dei piu sconvolgenti di tutto il cinema. irons che crede di trovare la sua butterfly quanto poi alla fine scopre di essere lui!!!! Geniale film particolarissimo e forse unico
Gabo Viola  08/10/2011 20:47:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bisognerebbe scindere la grandezza del tema trattato, appunto la psicanalisi di Jung e Freud, dalla messa in scena adoperata da Cronenberg. Io l' ho trovato un film algido e con una recitazione sopra le righe, cronenberg assente durante la regia del suo stesso film. Credo che diversi autori avrebbero potuto fare altettanto nel preparare questo racconto calligrafico. Per non parlare del trailer di bassa lega, la pessima Keira come un pugile suonato etc etc. De gustibus
atticus  08/10/2011 21:15:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo stesso tema è stato trattato da Roberto Faenza nel film "Prendimi l'anima". Ecco, quello per me è stato un film mediocre per come mediocrizzava la grandezza del soggetto e per la messa in scena poco più che televisiva. Cronenbreg ha esaltato ogni minimo passaggio, ha approfondito alla perfezione le psicologie, ha lasciato giustamente spazio alle parole più che ai fatti, ha diretto in modo eccellente gli attori. Questioni di punti di vista, però non si può bocciare il film apostrofandolo come 'calligrafico', che vuol dire...? Siamo a inizo secolo e se la ricostruzione scenica era impeccabile non è mica un difetto! Magari sbaglio...