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THIS MUST BE THE PLACE regia di Paolo Sorrentino

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Marco Iafrate     8 / 10  26/10/2011 19:20:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non devono aver letto bene il titolo del film i due distinti signori, marito e moglie, che arrivati con un discreto ritardo in sala hanno fatto alzare 18 (dicasi diciotto) persone per attraversare tutta la fila da destra a sinistra . Avendo loro assegnati i posti numero 19 e 20 (gli ultimi due a sinistra) della fila G hanno pensato bene di iniziare il loro percorso dalla poltrona G1 (la prima a destra) per conquistare l'agognata sedia imbottita, attraversando in largo l'intera sala, un viaggio durato una decina di minuti tra discussioni e incomprensioni, intanto le immagini del film continuavano a scorrere, hanno creato un panico tale che il mormorio venutosi a creare è definitivamente scomparso solo alla fine del primo tempo, era sufficiente fare il giro e sedersi comodamente senza far muovere un muscolo ad alcuno, tant'è che sia loro che passavano che i poveri cristi che si alzavano non avevano capito bene cosa stesse accadendo, ad un certo punto ho come avuto l'impressione che Cheyenne nel suo torpore annoiato, con quella voce in falsetto che ha contraddistinto poi il film, stesse per intervenire con un laconico: "Signori, adesso avete rotto i c.oglioni, mettete il c.azzo del vostro c.ulo a sedere e fate godere dello spettacolo tutti i presenti che avendo pagato regolare biglietto ne hanno il sacrosanto diritto".
Immaginate il mio approccio al film, la domenica era partita male con la scomparsa del povero Sic, sono un appassionato di moto gp e questa nota triste me la sarei proprio risparmiata, ho deciso allora di andarmi a vedere un bel film, adoro il cinema di Sorrentino, non mi dispiace Sean Penn, la scelta è obbligata, il desiderio era di goderselo in religioso silenzio, è il bello del cinema. Impresa fallita. Passiamo al film:
Il coraggio premia. Sempre. Pellicole come questa il nutrito esercito di registi nostrani preferiscono farle girare a colleghi che parlano un'altra lingua, meglio assicurarsi il successo con le solite storie di intrighi familiari, tradimenti, incomprensioni , è tutto già collaudato, se si escludono le poche pellicole di nicchia, più rare del quadrifoglio, il panorama cinematografico italiano oggi è quello che è, povero di idee e di coraggio, ben venga quindi la sana ambizione di Sorrentino di sfidare la critica d'oltreoceano, l'America è stata attraversata in lungo e in largo da decine di macchine da presa, road movie che hanno accompagnato lo spettatore lungo rettilinei interminabili affiancati da terra, roccia, erba e boschi, la musica a fare da cornice, "da dove è venuto fuori questo regista spaghetti e mandolino che osa tanto? Con uno dei nostri migliori attori del momento? Una ex rockstar, l'Olocausto, i Talking Heads, David Byrne, che storia è questa?
Lynch: una storia vera, un uomo, Alvin, il viaggio, la malinconia, i colori della natura, distese di erba, cieli azzurri, pioggia, la vita. Sorrentino: un'altra storia, un altro uomo, Cheyenne, un altro viaggio, altra malinconia, altri colori della natura, altre distese di erba, altri cieli azzurri, altra pioggia, un' altra vita.
Ispirarsi a qualcosa che appartiene ad un mostro sacro contemporaneo è un atto di coraggio, tutto il film è un atto di coraggio, la sfida al mercato americano, la carta Sean Penn, la storia analoga, il delicato tema dell'Olocausto, il cameo Byrne, ad avercene.
Cheyenne affronta un viaggio materialmente attraverso il New Mexico e l'Utah e spiritualmente attraverso la sua anima, un ‘anima rimasta bambina, apparentemente non ostacolata dai drammi dell'esistenza, la noia a fare da pendolo alle giornate, una moglie che pensa a tutto, una giovane fan per sentirsi padre ed un padre che è mancato a lui e che il destino, con il suo abbraccio mortale, offre l'occasione di riscoprire. Eri così lontano, cos'è la morte? Chi ti ha fatto soffrire in vita? Conosco l'Olocausto? Vagamente. Devo porre rimedio.
E' un riscatto il viaggio di Cheyenne, un lento percorso di redenzione, durante il quale frammenti di vite si susseguono a testimoniare le esistenze: la cameriera di un ristorante, l'indiano autostoppista, l'inventore del trolley, le ragazze del supermercato, tutto a condire un piatto semplice ma riuscito maledettamente bene. Sta tutta qui la bravura del regista, non ho notato una battuta di arresto dopo film come "IL divo" o "Le conseguenze dell'amore", mi ha lasciato le stesse piacevoli sensazioni, c'è chi non le ha sentite, è normale, tutto quel che accade fa parte della vita.



amterme63  29/10/2011 19:48:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma dev'essere una coincidenza! Anch'io ho dovuto sopportare per i primi minuti del film i risolini e i commentini di alcuni "giovani" nella fila dietro ("ah ah, com'è conciato.. che schifo ..."). Oh guarda, altro che confezione del latte gli avrei bucato a quelle. Nel mio caso erano persone "giovani", per il semplice fatto che è facile per me (e per te) trovare persone "giovani". Come del resto Giovanni non può che avere a che fare con persone "vecchie" (ahimé per noi). Comunque Giovanni ti ha fatto il più bel complimento che una persona "anziana" possa ricevere, e lo ha fatto a proposito, devo dire.
Tornando al film, anche a me è piaciuto, anche se "Una storia vera" è infinitamente superiore a questo (molto più lirico, penetra più a fondo nell'animo di chi guarda). Comunque è stato da parte di Sorrentino un tentativo molto lodevole di indagare l'animo umano di chi è reduce della vita. E' stata anche per me una bella esperienza vedere il film, Cheyenne mi è rimasto nell'animo con i suoi atteggiamenti così umani.
Marco Iafrate  31/10/2011 21:36:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ringrazio anche te, Luca, del pensiero gentile.
Sono d'accordo con te, come hai sottolineato anche nel tuo bel commento, a non paragonare "Una storia vera" con "TMBTP", non volevo farlo neanch'io o meglio non era mia intenzione, li ho solo accostati per similitudine, per il fatto che mentre guardavo il film di Sorrentino non potevo fare a meno di pensare al capolavoro di Lynch, soltanto questa per me è già stata una nota di merito.
Terry Malloy  30/10/2011 15:42:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahah grazie Luca.
beh a me sono piaciuti entrambi e non ho pensato a Lynch durante la visione. Eccerto sono due autori diversi, forse Lynch è su un altro livello..
Marco Iafrate  31/10/2011 21:41:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, almeno su una cosa non siamo stati sulla stessa lunghezza d'onda, Io ci ho pensato eccome.
Terry Malloy  03/11/2011 22:54:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Magari è dovuto al fatto che non ho fresche le immagini di Una Storia Vera. Ma Lynch stento a paragonarlo con chiunque, per me è troppo superiore. TROPPO. :)
Terry Malloy  26/10/2011 21:43:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro Marco, ti faccio i miei complimenti. Difficile è apprezzare questo film a quanto pare, ma la tua sensibilità mi colpisce sempre. Sei uno dei pochi di cui leggo praticamente tutti i commenti anche se scrivi molto. Ricordo in particolare quello ad Adele H.
Che dire? Sulla prima parte hai ragione da vendere. Io TUTTE le volte che vado al Cinema aspetto la coppia di STRONZì che 1) ti fanno spostare nonostante il Cinema sia vuoto solo perché hanno un cervello così piccolo che non concepiscono di scegliere un posto a caso, ma vogliono il posto a loro assegnato dal pc. 2) Parlano a vanvera e soprattutto ad ALTA VOCE da quando sono entrati a quando inizia il film. A me oggi è successo con Melancholia. Le prime stupende immagini di un capolavoro assoluto del cinema distrutte dalla ignoranza, dalla stupidità, dalla codina e bifolca ottusità di due coglion.i che hanno scelto una sala cinematografica invece che una da the per dire le loro porcate a cui non frega una beneamata minch.ia forse nemmeno a loro. E sono tutti, immancabilmente VECCHI. E in base a quale principio io dovrei rispettare l'anzianità? Sono o non sono più adulti, più maturi per capire che c'è chi i trailer, ma soprattutto i film se li vuole gustare in pace, senza avere il fastidioso cicaleccio ignorante dell'Essere Umano tra le palle per almeno una volta durante la giornata? Queste domande me le pongo troppo spesso ultimamente. Il problema è che oltre a non esserci il rispetto della Persona, dell'Altro, non c'è nemmeno quello per il Cinema. Io osservo sempre il silenzio quando entro in una sala. Per me prepararmi a un film è un rituale religioso, devo liberarmi da tutte le angosce, la realtà quotidiana, i problemi, le frivolezze per riuscire ad assaporare veramente ciò che un altro essere umano sta cercando di dirmi con le sue immagini, oltre ovviamente ad aver PAGATO per farlo. Scusa lo sproloquio, ma oggi ero a dir poco FURIOSO.

Sul film sono d'accordo con te, anzi hai espresso quello che faticosamente ho cercato di esprimere, ma che è rimasto embrionalmente a livello di suggestione, di ammaliamento. Un film meraviglioso ha girato Sorrentino, e il tuo commento ha confermato in me quello che da qualche giorno pensavo fosse una sensazione sbagliata.
Ancora complimenti Marco, da grande spero di essere come te ;)
Marco Iafrate  27/10/2011 19:43:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro Giò, mi hai fatto uno dei complimenti più belli che uomo nel mezzo del cammin della sua vita possa ricevere da un giovane, sono commosso, di contro posso dirti che alcuni lati del tuo carattere mi ricordano i miei vent'anni, ma non voglio fare il Guccini di "Eskimo" chiudo dicendoti semplicemente grazie.
Non farti condizionare da questi episodi per giudicare negativamente le persone anziane, la vecchiaia non centra niente con la maleducazione, se si è idioti si è idioti a tutte le età, poi è logico che più si va avanti con gli anni e più i riflessi si appannano, si diventa mezzi sordi e diventa un problema se ci si trova in una sala cinematografica, forse basterebbe non far entrare più nessuno in sala già 5 minuti prima l'inizio del film per dare il tempo di sedersi tutti, ma si sa siamo in tempo di crisi e i soldi fanno troppo gola.
Io giudico un film in base a quello che mi lascia dentro, TMBTP l'ho visto da 5 giorni ed ancora ci penso quindi.....
A presto Giovà, sono contento che anche a te è piaciuto.

Terry Malloy  30/10/2011 15:45:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai citato una canzone che non riesco più ad ascoltare perché mi ha rappresentato per un periodo tempo che mi ha segnato troppo. Non so se intendi, la colonna sonora del più bel (e più brutto) periodo (e ricordo) della propria vita.
Riguardo alle persone anziane, quando ho scritto il commento ero ancora molto incaz.zato perché probabilmente quelle due persone hanno rovinatomi i dieci minuti più belli del film e quelli che sono tra i più bei minuti di cinema in generale. Ora sono tranquillo e riconosco l'erroneità della mia generalizzazione.
Anche io penso spesso a This Must Be The Place e sono contento che PS l'abbia girato.
A presto ;)
patt  28/10/2011 01:02:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
uhhh Guccini, ecco mi hai riportato alla mia anzianità in un attimo nonostante il brioschi :)
baciotto caro e sensibile Marco
Marco Iafrate  28/10/2011 18:41:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In effetti il caro Francesco ha compiuto 71 anni, mamma mia!.
Ricambio il baciotto e ti inserisco tra gli amici va!.
strange_river  27/10/2011 16:12:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda caso, a me per la prima volta credo, è successo che durante M. a una tizia sia squillato il cellulare e questa non solo non ha spento, ma si è messa tranquillamente a chiacchierare "sì, sono al cinema, dimmi"...dimmi??
Beh tempo due secondi ed è stata seppellita da una selva di ssshhh e finiscila e qui devo ammettere di essermi presa almeno la soddisfazione per la pronta reazione generale.

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Terry Malloy  27/10/2011 19:15:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
io pensavo: caro Lars, hai proprio ragione.
Marco Iafrate  27/10/2011 19:53:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Lucy, vedilo, poi sapremo se ti aggiungi alla schiera di chi lo ritiene una "furbata" di Sorrentino per accattivarsi il pubblico americano o a quelli (come me e Giò) che lo hanno apprezzato.
I telefonini cellulari sono un virus (in Italia) per il cinema, arriveremo al punto che si dovranno consegnare prima di entrare in sala e ritirare quando si esce.
Pasionaria  27/10/2011 20:33:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Marco sei un Grande!
Dopo una pesante giornata di lavoro, sedermi al computer e leggere il tuo insolito e sensibile commento mi ha dato una ferzata di buon umore e dolcezza insieme.
SMUACK

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Marco Iafrate  27/10/2011 22:45:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo una pesante giornata di lavoro, sedermi al computer e leggere la tua piacevole risposta mi ha fatto sopportare la vista di Brunetta a Otto e mezzo.
SUPERSMUACK

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Gruppo STAFF, Moderatore Kater  27/10/2011 22:56:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecche è! La fiera del bacio?
A me per sopportare la vista di Brunetta mi c'è voluto un barile di Brioschi, sostanza che noi anziani conosciamo benissimo...
patt  28/10/2011 00:59:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
per fortuna sono uscita perchè il brioschi io che sono gggiovane non lo conosco! ahaha!
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  28/10/2011 15:17:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahahahah tzè, falsa!
Pasionaria  28/10/2011 08:53:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io il barile di Brioschi lo assumo regolarmente a prescindere dal puffetto
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  28/10/2011 15:18:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi è venuto in mente che devo trovare le fantastiche pastiglie che mi avete fatto conoscere tu e Ugo!
Marco Iafrate  28/10/2011 18:47:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quelle rosa?
Marco Iafrate  28/10/2011 18:45:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rigorosamente sciolto in bocca senza acqua, una goduria!
Marco Iafrate  28/10/2011 18:35:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco che manca in Italia, la fiera del bacio perugina ( altro prodotto dei nostri tempi), sai che indigestione, Brioschi a vagonate!
Anziano a chiii? Pensa che il 12 sulla torta faccio scrivere "MEZZO SECOLO", un bimbo!.
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  28/10/2011 19:24:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pensa a quanto Brioschi dopo la torta...