paride_86 6 / 10 27/10/2011 03:10:18 » Rispondi Storia di Cheyenne, rock star in pensione dedita ad una vita vuota e noiosa, finché non si troverà ad inseguire un criminale nazista che torturò il padre. Sorrentino dirige un film divertente ma lentissimo - cosa comune a tutti i suoi film - che però ha il difetto di non saper dove andare a parare. Sembra scritto scena per scena, di volta in volta. Certo, Sean Penn è eccezionale e meriterebbe un Oscar, così come sono divertenti tutti i personaggi secondari - quello di Harry Dean Stanton più degli altri. Il problema è la trama, o meglio, l'intreccio delle storie. Per esempio, chi è Tony? Che fine fa il progetto discografico del ragazzo che porta la demo a Cheyenne? Come reagisce la moglie al suo ritorno? A questo bisogna aggiungere la presenza di sequenze che non hanno un vero senso, e sembrano buttate lì, solo per riempire. Per esempio quella dell'indiano. Si arriva alla fine del film stanchi e stremati, per rimanere esterrefatti alla vista della scena finale, davvero deludente. Insomma, mi aspettavo molto di più.