jack_torrence 7 / 10 30/10/2011 15:00:36 » Rispondi Mentre praparo la recensione di questo film rileggo i vari commenti che nel frattempo, tra la mia visione e adesso, si sono accumulati... Difficile aggiungere elementi che non siano già stati colti; tuttavia forse posso fare una sintesi (come sarà la recensione stessa). Per me questo film di Sorrentino non è vuoto e narcisista, non è solamente ridondante (anche se è ridondante, ma non per difetto). E' una sfumatura nuova, in un percorso non ancora non giunto a piena maturità probabilmente, di una poetica incentrata sull'eccentricità e sulla solitudine. Per la prima volta però l'alterità rispetto al mondo sa trovare una strada, uno sbocco. E' un percorso di formazione attraverso un viaggio e l'incontro con il mondo e i suoi vari "tipi" umani, non meno eccentrici del protagonista, in fondo. C'è tanto cinema (troppo?) in questa pellicola. Ma forse l'autore che più mi ha ricordato Sorrentino con questo film è Jim Jarmush.
Dopo la (ben riuscita) descrizione statica denarrativizzata dell'esilio dublinese di Cheyenne, si salpa per le praterie americane, dove la vaghezza dell'errare (senza una meta che distolga, durante il percorso, dal viaggiare guardandosi attorno - anche per questo la meta è soltanto un pretesto) può arrivare a suggerire la rigenerazione di un'identità dispersa.
amterme63 30/10/2011 23:00:16 » Rispondi Secondo me c'è il cinema che ci dovrebbe essere sempre, in tutte le pellicole. Non è assolutamente "troppo". E' lo spettatore medio che con la televisione ha perso l'abitudine allo sguardo svariante, anticonvenzionale, multifocale che il grande cinema ha sempre avuto. Anch'io attendo con ansia la tua recensione e le ottime premesse ci sono tutte. Bravo Stefano.
jack_torrence 04/11/2011 00:34:59 » Rispondi Hai perfettamente ragione Luca, ma io non mi ero spiegato bene: dicevo che c'è (un po') "troppo" cinema intendendo con ciò le citazioni e i rimandi ad altre pellicole (si è parlato tantissimo di A straight story ma io direi soprattutto Jarmush, Wenders, i Coen, e perché no lo Sean Penn di "La promessa" e anche "Into the wild"). Per quanto riguarda invece il "tanto cinema" che fa Sorrentino, che ha stile e ha talento e si diletta a farne uso, sono assolutamente d'accordo con te e mi piace assai ;)
jack_torrence 21/11/2012 00:59:37 » Rispondi Il voto è 8. Assolutamente 8. Come per la recensione.
OTTO.
Terry Malloy 30/10/2011 15:36:46 » Rispondi ottimo commento ste, attendo la rece!