martina74 8 / 10 30/01/2012 18:25:05 » Rispondi Il mio è un giudizio del tutto sentimentale: il binomio Sorrentino-Penn è fenomenale. Col suo sguardo al singolare, caratteristica peculiare del suo cinema e del suo modo di scrivere ("Hanno tutti ragione", il suo primo romanzo, ha tanti difetti ma non quello di mancare di empatia con il lettore), Sorrentino dipinge un personaggio a tutto tondo, che sfiora il grottesco ma che fa un'infinita tenerezza. Prigioniero di una maschera anni '80 che, con gli occhiali da lettura, lo fa sembrare più un'anziana zia di una rockstar in disarmo, Sean Penn attraversa una sceneggiatura scarnissima con una leggerezza che può appartenere solo a un attore di livello stellare. Non riuscito come i suoi lavori precedenti, "This must be the place" ha comunque molti pregi, non ultimo quello di aver fatto maggiormente conoscere oltreoceano il lavoro di Sorrentino che, a differenza di altri registi "esportati" non tradisce il suo stile pur alle prese con un blockbuster.