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THIS MUST BE THE PLACE regia di Paolo Sorrentino

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oh dae-soo     8 / 10  15/04/2012 13:17:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Questo deve essere il posto" avrà pensato Aloise Lange dopo aver scoperto chi era quella specie di relitto umano che gli si è presentato davanti. La neve del resto la vedevano anche loro dall'altra parte del filo spinato, la giovinezza e la spensieratezza, in quella neve, la persero tutti, buoni e cattivi. Non c'è posto migliore di questo, freddo, innevato, sperduto, fatale.

"Questa deve essere l'ora" avrà pensato Aloise Lange, perchè si può scappare un'intera vita da qualcosa o da qualcuno, anche da se stessi, e Aloise Lange questo lo sa, ma poi l'ora arriva e forse in questo caso meglio tardi che mai anche se Cheyenne pensa che tardi è sempre e semplicemente tardi. Questa è l'ora, inutile combattere, e se non è stato lui a trovarmi è giusto che l'abbia fatto Cheyenne.

"Questo deve essere il modo", ecco, questo Aloise Lange non l'ha pensato di certo, perchè in situazioni come queste più che pensare una certa cosa la si spera proprio, si spera che parta quel colpo di pistola a cancellare per sempre un'esistenza che, colpevole o no, ha un peso troppo grande su spalle troppo piccole, si spera che il cerchio si chiudi in maniera definitiva, che i pensieri fuggano per sempre. Lange apprezza l'inesorabile bellezza della vendetta, la perseveranza che porta alla sua grandezza. Ci sono però vendette più ironiche ma infinitamente più terribili, vendette che chiudono il cerchio in maniera ancora più perfetta, e il Giotto in questione è Cheyenne, che un colpo lo spara, da una macchina fotografica però, e poi manda quel corpo rinsecchito a camminare nel freddo contrappasso dei ricordi. A volte si può esser nudi per mettersi nei panni di qualcun altro.

"Questo deve essere il mio nuovo inizio" avrà pensato Cheyenne, che per 40 anni ha portato i propri 15 anni sotto chili di cerone e rossetti che reggono un giorno intero.
Perchè un conto è sentirsi bambini per sempre, un altro esserlo davvero.
Questo è il mio nuovo inizio, lo sa Cheyenne che fuma la sigaretta della maturità, che torna quel figlio che aveva dimenticato di essere, che quel cerone, barriera di una vita, ora può toglierselo di dosso.

E se Sorrentino in ogni inquadratura, in ogni movimento di macchina, in ogni musica rasenta così la perfezione da sembrar finto a me non frega nulla.
Se Messi fa per la 35° volta le sue serpentine io non dico "che palle", io godo.
E godo di Sorrentino anche se tante volte quelle serpentine, quegli uno due straordinari, quei cucchiai magnifici, non portano a nulla.
Come con la terribile scena di David Byrne, quasi una decina di minuti completamente fuori dal resto, una marchetta terribile.
O come quell'indiano che sale e scende dal pick up come Dìo solo lo sa.
O come quel meraviglioso ma quasi inconcepibile finale che in maniera troppo brusca e forse semplicistica ci regala un altro uomo cancellando in un amen decenni della propria vita. Ma il figlio mai stato figlio prima o poi doveva tornare, i cerchi, l'abbiamo detto, si chiudono sempre. Meglio tardi che mai, stavolta anche Cheyenne sarà d'accordo, perchè quel sorriso, alla fine, esce fuori anche a lui.
Cheyenne chiude tutti i cerchi, quelli che ha cominciato lui e quelli che ha dovuto solo finire.
Tutti piccoli cerchi di piccole storie perchè quello più grande, quello della Storia, non si chiuderà mai.
"Questo doveva essere il mio destino" avrà pensato probabilmente l'ex bambino che ha saputo suonare la chitarra.
Forse si può ancora recuperar tutto.
Una madre.
Una sorella.
Una moglie.
Sè stesso.
Meglio tardi che mai John Smith.
E lascia perdere quella specie di pelota spagnola.
Metti l'acqua in quella piscina e non aver paura di tuffartici dentro.
elio91  15/04/2012 13:28:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo sia inutile farti i complimenti per il commento, diventerei fin troppo ripetitivo!

Non sono d'accorso solo sulla parte di Byrne, per me (e stranamente per moltissimi) è la parte migliore del film, quella più sensata e "coraggiosa" in un certo senso.
oh dae-soo  15/04/2012 13:44:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Elio!
In tutti i sensi, sia per i complimenti (ripetitivi? macchè, per me ognuno è come fosse il primo) e per permettermi di spiegarmi meglio sulla scena di Byrne.
Il dialogo finale tra loro due è ottimo, anzi, quel delirio quasi clownesco di Penn è veramente straordinario, mi riferivo alla carrellata indietro della canzone, una cosa imbarazzante secondo me.
Peccato essermi spiegato male, nel blog grazie a te ho potuto rimediare, qua no.
E vabbeh...

Ti sei salvato sta domenica eh ? :)
elio91  15/04/2012 14:12:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avrei preferito non salvarmi...

Comunque mi riferivo proprio alla scena del concerto in sé, per me è bellissima. Abbiamo diversi punti di vista sulla sequenza in questione...
oh dae-soo  15/04/2012 14:20:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oddio, certo, forse per fare una battuta ho fatto una mezza figuraccia, dimentichiamola.

No, anche se ho poco tempo ci tengo a dire la mia su quella scena.

A livello tecnico, un lentissimo carrello indietro con quello sfondo poi che si ribalta su se stesso, la scena è magnifica.
Inutile ma bellissima.
Certo, forse sono inutili anche altre scene del film ottimamente girate.

La differenza con questa però è che si ha la netta sensazione che sia stata messa nel film come semplice marchetta per Byrne, insomma, oltre a non avere nesso logico e narrativo col film (come altre scene) ha l'aggravante di destare questo, credo fondatissimo, sospetto. Poi si recupera il legame con la pellicola con l'ottimo dialogo sull'arte tra i due ma vorrei proprio chiedere a Sorrentino (e, non voglio vantarmi, ma ho i mezzi per farlo, un mio amico che può contattarlo, non certo io): perchè quella canzone?

Ecco, semplicemente questo :)
elio91  15/04/2012 14:30:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beato il tuo amico... Sorrentino è uno dei miei registi preferiti. Per me è originalissimo come pochi altri oggi in Italia.


oh dae-soo  15/04/2012 14:36:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lavora in qualche modo nel cinema, ti dico solo che un anno e mezzo fa ci ha fatto un viaggio in macchina e Sorrentino gli aveva parlato del progetto di questo film... :)

quasi quasi lo contatto per avere certezze su finale, a quanto vedo pochissimi l'hanno inteso come me.

Un saluto, vado al cinema a vedere un cartone con la figlia :)
andreapau  29/05/2012 13:43:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che dire?
Complimenti davvero, sono senza parole
oh dae-soo  29/05/2012 17:57:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho capito a cosa ti riferisci (ci sono almeno tre possibili interpretazioni) nè, visti i "trascorsi" se sei sincero.
Comunque un saluto.
andreapau  30/05/2012 11:06:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
miiiiii.....sei peggio di una moglie quando ci si scorda l' anniversario di matrimonio :)
Comunque ti tolgo ogni dubbio:
Mi riferisco sinceramente al tuo bellissimo commento.
Comunque un saluto (anche se continuo a pensare che dovresti selezionare meglio le amicizie)
:)
andreapau  30/05/2012 11:26:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cosa mi è piaciuto del tuo commento?
Uso il tuo esempio, ovvero Messi:
Tecnica, passione, efficacia.
Sei stato tecnicamente ineccepibile dal punto di vista della critica pura, appassionato come un fan ed efficacissimo nella finalizzazione.
Messi non è stucchevole, perchè le sue serpentine finiscono in gol.
Non è Robinho che dribbla anche sua nonna e a un metro dalla porta ti manda il pallone in Duomo:)
Quindi concordo sulla goduria nel vedere le magie di Messi, ma non sul fatto che siano "inutili".
Il tuo commento mi piace perchè è come il mio dal punto di vista di cio' che ci ha trasmesso, ma mille volte meglio nella forma e nella sostanza.
Riguardo la questione Talking Heads, io la vedo così:
Cheyenne riconosce la differenza tra due artisti pop, o meglio, tra un artista pop e un fenomeno da baraccone.
La scena della canzone è proprio il pop che diventa arte, ovvero cio' che Cheyenne non è mai riuscito a creare.
oh dae-soo  30/05/2012 17:06:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Andrea, ti giuro che tra le tre ipotesi di cui parlavo quella che i complimenti si riferissero al mio commento era l'ultima che pensavo.
Guardando dove avevi risposto pensavo a comlimenti per il mio amico o per l'aver forse "azzeccato" il finale.

Tornando a noi.
Ti ringrazio moltissimo delle tue parole, in effetti leggendo il tuo commento potrei scrivere all'inverso tutto quello che hai scritto te.
Identica passione e capacità di analisi ma tutto compresso magnificamente in poche righe una più bella ed incisiva dell'altra.
Io "esondo" spesso ma i miei commenti non nascono per filmscoop, da qui la lunghezza.
Messi al 90% è sempre decisivo ma anche quando le sue magie non portano a nulla dovremmo solo ringraziare di averle viste.
Il tuo discorso su Byrne è perfetto (riprende anche il loro dialogo nel film un pò) ma ho trovato comunque stucchevole la proposizione dell'intero brano, un cambio di ritmo sbagliato di Sorrentino.

Grazie ancora, a presto.

andreapau  31/05/2012 09:39:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bene, chiarito tutto quindi.
Ringrazio per i complimenti ma tornando a Byrne devo ammettere che il loro dialogo mi ha influenzato nella interpretazione della scena, che rimane comunque godibilissima nonostante concordi con la tua obiezione.
Mi piacciono molto i Talking Heads
oh dae-soo  15/04/2012 13:45:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, dimenticavo, oggi leggo la tua con calma, ho visto che è lunga ed entusiasta, non voglio bruciarmela in 3 minuti (un pollo arrosto magnifico mi aspetta).