caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THIS MUST BE THE PLACE regia di Paolo Sorrentino

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento eureka!!!     5½ / 10  21/05/2012 19:57:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho potuto vederlo al cinema e ho aspettato la serata giusta per godermelo in santa pace a casa in dvd.
Avevo grandissime aspettative per l'ultimo lavoro di Sorrentino, regista che apprezzo moltissimo, soprattutto considerando il quasi piatto panorama cinematografico italiano, ma purtroppo le mie speranze non sono state esaudite.

Ho trovato This must be the place un film noioso, assolutamente non coinvolgente, ma con bellissime inquadrature, esageratamente belle, tanto da far nascere il forte sospetto che Sorrentino si sia concentrato troppo sul lato stilistico e molto poco su tutto il resto.

Intanto, bisogna dire che il personaggio interptretato da S.Penn non mi ha minimamente convinto, sia a causa della sua personalità eccessivamente da "cervello bruciato" tanto da sembrare una sorta di RainMan/ForrestGump dei poveri, sia per la scelta della pessima voce italiana, che sinceramente mi dava sui nervi a ogni sillaba. E qui la colpa è di Sorrentino.
Credo che sia un film che piace se si entra in empatia con il personaggio, oppure un film che non può essere apprezzato se il personaggio risulta antipatico o poco convincente. Non ci sono mezze misure... e a me purtroppo il personaggio proposto in quel modo non mi era affatto simpatico...

Non mi ha convinto nemmeno la poetica di Sorrentino, quella poetica che mi ha fatto innamorare di "Le conseguenze dell'amore" e che lo ha reso un grande autore. Come già detto, la poesia in questo film è relegata soltanto alla bellezza stilistica, a una stupenda fotografia, a magniche scenografie, ma, ahimè, manca l'emozione e il sentimento a cui Sorrentino ci aveva abituati, o meglio, illusi.
Ebbene si, temo che il termine più esatto per descrivere la carriera del regista sia proprio "ci ha illuso" perchè il suo percorso, purtroppo, mi sembra una parabola discendente: parte in modo magnifico con "Le conseguenze dell'amore" (escludendo l'opera prima "L'uomo in più"), vacilla con "L'amico di famiglia", trema con "Il divo", facendo fra l'altro nascere i primi sospetti di un eccessiva attenzione stilistica e termina con "This must be the place" con cui conferma ed aggrava, purtroppo, i dubbi del precedente lavoro.

Ho letto che fra poco Sorrentino inzia le riprese del suo nuovo film ambientato a Roma, in cui, ancora una volta purtroppo, nel cast sono presenti Verdone e la Ferilli, due cognomi, soprattutto il secondo, che stonano molto, troppo, insieme a quello del regista. Per fortuna c'è anche Servillo...


Speriamo che Sorrentino riesca a tenere alta la testa, ma il timore che non sarà così si sta insinuando in modo prepotente.
Speriamo...




Come al solito commento poco, però vi leggo moltissimo!!


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER