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QUANDO LA NOTTE regia di Cristina Comencini

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sandrone65     6 / 10  02/03/2012 09:09:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una donna che vive sotto il peso di una maternità non ben metabolizzata e vissuta decide di trascorrere un mese in montagna con il proprio bimbo e qui conosce Manfred, una guida alpina scorbutica che le affitta casa.
La Comencini si concentra sul disagio interiore della donna, sulle sue difficoltà a relazionarsi con il figlio, sull'incapacità di trovare soddisfazione nel ruolo di madre, sulla totale assenza del marito che interviene in tutto il film soltanto in una antipatica telefonata. Su Manfred pesa come un macigno l'abbandono subito dalla madre prima e dalla moglie e dai figli dopo. Dall'incontro di queste due situazioni difficili scaturisce un rapporto ovviamente difficile. La prima parte del film risulta caricata di tensione che viene avvertita come artificiosa e pilotata. L'insistenza sul disagio viene esasperata da elementi registici veramente troppo sfacciati: la pendola che batte ossessivamente, le gocce di pioggia, le musiche, sembra quasi di trovarsi in una caricatura dei film di Bergman. Nella seconda parte del film una serie di dialoghi troppo didascalici sembrano voler aiutare lo spettatore a capire ciò che ha già potuto autonomamente capire benissimo. Il risultato complessivo è quello di un film sicuramente interessante, carico di troppa carne al fuoco ma troppo semplicistico ed approssimativo per saperla cuocere bene. Lodevole comunque l'impegno di Timi e della Pandolfi nelle rispettive parti.