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IMMORTALS regia di Tarsem Singh

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  15/02/2012 11:28:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'estetica ampollosa e ricca di contrasti cromatici è sempre la stessa dai tempi del video di "Losing my religion", fortunatissima hit dei R.E.M. grazie alla quale Tarsem Singh si fece un nome.Il suo gusto per l'eccesso negli anni si è addirittura ingigantito in un iter professionale ormai votato a uno stupro visivo che può benissimo infastidire.
Personalmente sono un seguace delle ridondanze del regista indiano che impiegate per disegnare il mitologicamente rivisto (Teseo ad esempio non è più un semidio ma un semplice guerriero dalle umili origini) mondo greco funziona a meraviglia andando a costruire apparati scenici e paesaggi sorprendenti in cui si muovono personaggi quasi parodistici,dallo spessore effimero quanto si vuole,tuttavia perfetti per quest'operazione in cui la forma è anteposta al contenuto.
Ora la storia sarà pure a tratti sconnessa e la sostanza latita,ma francamente…chi se ne importa?"Immortals" è ostentazione buzzura e poco altro con i suoi barocchismi applicati a cruenti scontri in cui a mancare non è certo il sangue,da antologia la scena in cui Ares spiaccica come fossero arance i crani degli scherani di Iperione o le "litrate" emoglobiniche sparse nel duello tra dei e titani.Il ritmo è sempre sostenutissimo,fotografia cupa,scenografie mirabolanti e i soliti splendidi costumi della bravissima Eiko Ishioka meritano applausi convinti.
Semmai sono gli attori a rendere pochino,giusto Mickey Rourke che più bastardo sarebbe possibile immaginare offre rilevanza alla propria figurina,Henry Cavill mostra presenza scenica ma poca duttilità recitativa,mentre la sempre bellissima Freida Pinto resta schiava di ruoli poco valorizzanti.Inoltre si sarebbe potuto tagliare su personaggi inutili tipo Lisandro,comunque vittima di un castigo che soprattutto ai maschietti farà un certo effetto.
"Immortals" accarezza,anzi,amoreggia spudoratamente più volte con il kitsch,eppure è proprio attraverso l'exploitation che consegue i maggiori motivi di interesse,rileggendo i miti dell'Elleade per porli al centro di un infuriare scervellato che ha il solo scopo di divertire.Per quanto mi riguarda la missione è da ritenersi compiuta.