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LA COSA (2011) regia di Matthijs van Heijningen Jr.

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  23/03/2012 11:13:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci vuole coraggio per accollarsi il remake,il reboot o il prequel (come in questo caso) di un film di culto."La cosa" è una di quelle pellicole che hanno segnato un'epoca,idolatrata dagli amanti della sci-fi horror ,ma non solo, e per questo motivo sfida ingrata già in partenza.
Il regista Matthijs Van Heijningen si mostra impaurito dal confronto,cerca di volare basso il più possibile tentando di non imbestialire i vecchi fans (pronti alla lapidazione) e coloro che il film dell'82 nemmeno sanno cosa sia (peste vi colga),il risultato è una serie di eventi che scopiazzano il capolavoro di Carpenter in modo schematico,con varianti minime che francamente denotano una paura fottuta di azzardare.
Laddove Carpenter erigeva un'insostenibile atmosfera opprimente, forgiata su una paranoia dapprima subdola, poi sempre più incontrollabile nell'insinuarsi all'interno dell'avamposto sperduto al Polo Sud,Van Heijningen opta per elementari sbalzi di volume e classiche apparizioni improvvise.Gli effetti speciali paradossalmente non sono all'altezza di quelli creati dal team di Carpenter,dotati di un appeal morboso che rendeva mutazioni strazianti e creature al quanto repellenti.In questo caso la computer grafica non è malaccio pur palesando l'inadeguatezza nel rendere con la stessa potenza visiva l'orrore della metamorfosi.
Si perseguono disperatamente tutte le vie per costruire un minimo di tensione,inevitabile la rivisitazione di alcune leggendarie scene con l'ispezione alle arcate dentarie a sostituire la famosissima analisi del sangue.
Mary Elizaberth Winstead smessi i panni dell'ingenua cheerleader per Tarantino e quelli eccentrici dell'ossessione amorosa di Scott Pilgrim se la cava bene, ma con Kurt Russel non può reggere il confronto.
Per digerirlo occorre evitare impietosi paragoni,se ci si riesce "La cosa" versione restyling non è poi disastrosa,rivelandosi come prodotto medio che intrattiene pur rimestando nel già visto.