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LE IDI DI MARZO regia di George Clooney

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6½ / 10  07/01/2012 19:42:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il termine di paragone più appropriato (o azzardato) sembra l'Eyes Wide Shut di Kubrick. Tuttavia mi sembra che in questo film, così sfacciatamente Obamiano (e perciò politicamente schierato) il grigiore accattivante dei compromessi politici venga appiannato dalla passiva elaborazione dei fatti, quindi da una certa accettazione di ciò di cui si parla. Cinema riveduto e corretto che non riesce nè a scaldare l'anima nè a concepire un minimo di sussulto morale, almeno per quanto mi riguarda. Ne esce un film tecnicamente quasi superbo - a voler essere magnanimi però non si sa se la scena della macchina con Hoffman sia geniale o uno spocchioso esercizio di stile -che fatica molto a entrare nei binari del cuore. Un cinema cbe non indigna quanto avrebbe potuto,prigioniero di un glamour hollywoodiano old style (v.i riferimenti a Hitchcock) che reclama più lo sfoggio di tecnica che l'abilità narrativa e scientifica.
Clooney è un ottimo regista, e questo film lo conferma. Ma alla fine lo spettatore sembra più interessato alla bellona fatale di turno o al modo di rivestirsi del protagonista, che sa tanto Patrick Bateman (appunto?).
In definitiva manda gli spettatori a casa con il sorriso sulle labbra, riempie il cinefilo di ammirazione e forse non è detto che debba farlo