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SHAME regia di Steve McQueen

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atticus     6½ / 10  20/01/2012 00:09:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E alla fine ti chiedi: quindi? Aspettative altissime (e vorrei ben vedere, è forse il film veneziano più pompato degli ultimi anni!) ma, in tutta onesta, molto rumore per nulla.
Il film provoca disagio perché la dipendenza che mette in scena, per forza di cose, non può lasciare indifferenti. Però per parlare di sessualità nell'era contemporanea viene risfoderato il solito catalogo di perversioni da stereotipo, fatto di seghe e di scopate plastiche, di chat line e live cam, di porno e di puttan.e, fino all'irrinunciabile (udite udite) toccatina omosex. Il malessere di Brandon non si vive fino in fondo, i personaggi non hanno profondità, la storia è sospesa e sterile. Anche il ruolo della sorella (una magnifica Mulligan) si rivela come un semplice espediente narrativo utile alla ruffianeria finale di un ossessione che non si fa mai 'vergogna'. Tutto rimane indefinito e assai pretenzioso, dalla tendenza megalomane del regista a scimmiottare le sinfonie visive di Von Trier, al narcisismo con cui l'impudico Fassbender si mostra all'occhio della camera digrignando i denti.
Eppure c'è qualcosa di nascosto tra le righe, lo rivela quella "New York, New York" straziante, gli occhi di lei che tremano, gli occhi di lui che piangono.
Crimson  23/01/2012 16:07:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao atticus innanzitutto grazie, mi hanno detto che sul forum mi hai "ringraziato" pubblicamente per aver scoperto dei film, mi fa tanto piacere!
però per shame mi chiedo: hai colto il momento in cui è palese che c'è un segreto tra i fratelli (la canzone cantata da lei, e quelle parole - new york come meta da cui ripartire, anzi un nuovo punto di arrivo, una città in cui sentirsi a proprio agio e "rigenerati" - non è affatto casuale per sissy, evidentemente, e Brandon lo sa), com'è possibile che non ti sei chiesto cosa potesse essere questo segreto? premesso che non posso avere io la risposta, a me personalmente il film ha spinto continuamente a fare i conti con questo approfondimento e ciò mi ha fatto identificare moltissimo con loro - come se ci fosse appunto un livello sotterraneo implicito nella narrazione che beh certo, se la vedi solo esteriormente non conduce da nessuna parte. Sia chiaro che non mi permetto di dire che hai guardato il film superficialmente, solo ricondurti a questo tipo di approccio e che forse c'è una possibilità secondo cui vedere il film con altri occhi, indipendentemente dai gusti o dai vissuti...sono convinto che non ponderare l'infanzia dei due fratelli significhi snaturare le ragioni stesse su cui l'intero film si regge, come se fosse mostrato nient'altro che l'effetto, la cui causa, immaginata, creata secondo le sensazioni diverse di ognuno, (quindi differente da persona a persona) riconduca a quel medesimo effetto. Uno strano paradosso, ma il film per me è tale. Ciao
atticus  23/01/2012 20:20:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Crimson, è vero, trovo sempre i tuoi commenti estremamente stimolanti, ti leggo sempre con grande interesse.
Su "Shame" mi sono interrogato a lungo, anche dopo aver scritto il commento. Mi è ritornato in mente "Panico a Needle Park", la dipendenza indagata nel presente senza snocciolare cause pregresse e motivazioni a monte. Anche in quel caso rimasi perplesso ma poi riuscii ad apprezzare il lavoro 'cronachistico' di Schatzberg. Credo che sulla stessa scia si ponga il film di McQueen, che per me concede fin troppa fiducia alla perspicacia dello spettatore ma allo stesso tempo fa una fotografia concreta del problema, mostrato in tutta la sua brutalità nell'oggi. Il legame 'scomodo' tra i due fratelli è palese, infatti; mi sono chiesto eccome il perché di un tale rapporto così turbolento e spregiudicato. Però questa distanza narrativa, invece di creare identificazione, in me ha generato conflitto e insoddisfazione... Ciò non toglie che il film abbia dei momenti di assoluta intensità. La scena del club gay l'ho trovata effettistica, ruffiana, gratuita, fuori luogo. Da lì la sceneggiatura accusa un crollo, non mi ha convinto neppure il seguito (alquanto telefonato). Ripensandolo, premierei l'efficacia dell'istantanea sulla sessualità esasperata, coglie nel segno. In generale mi ha deluso. Ciao :)
Crimson  24/01/2012 17:25:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho capito, grazie per la chiarezza della risposta e per le parole!