ughetto 7½ / 10 29/01/2012 23:18:23 » Rispondi Se dovessi usare una parola sola per descrivere questo film sarebbe efficace. La realtà emotiva del protagonista è sviscerata davvero in modo consequenziale e lucido. come lucida e impressionante è la regia. La pulsione di cui si discute, la lussuria, è messa a nudo nella sua inarrestabile attività che rende oggetto tutta l'alterità che la circonda. molte le riflessioni di valore. Il fatto che la sessualità dipenda unicamente dal soggetto, la latenza dell'ossessione, per cui essa non ha dinamica, ma stagna attorno all'Io che ne è affetto: nessun luogo e nessun tempo offrono quindi riparo; la ricerca del controllo attraverso l'esasperato dominio sull'ambiente intimo che circonda il protagonista: la casa. Sucscita il mio plauso di spettatore anche l'ultima scena di sesso a tre nella quale l'uso delle luci e la recitazione raccontano una realtà multiforme che si sottrae al giudizio. mentre il sesso alla finestra con la prostituta è assolutamente dis-umano, l'amore con le due donne recupera la sua passionalità, sottraendo l'opera a facili manicheismi. Ben scritte le due figure del capo e della sorella; lei, semplicissima, e bravissima, che segue il percorso opposto, cioè rendere oggetto se stessa. Lui a testimoniare la facilità (e la banalità) della vita vista dagli occhi di chi combatte contro un male interno. Unico peccato, non veniale, l'uscita della sorella: "non siamo cattive persone, siamo solo nate in un brutto posto". la frase sembra aprire un orizzonte determinsitico e addirittura di vaga morale sociale. questo è davvero fuori luogo. tuttavia essendo un accenno isolato e non accompagnato da alcun altro segno in questo senso, ci si può anche permettere di tralasciarlo. Un altro motivo di entusiasmo è il fatto che, per una volta, il finale apra un dibattito. e rimando allo spoiler.
Siccome la bella ragazza in metro è sposata, rimane il dubbio di quale sia la scelta "giusta" per il protagonista. correrle dietro perchè lei gli piace davvero, oppure restarsene seduto perchè ha imparato che non può andare a letto con tutte le donne che incontra? arduo, in assoluto. per fortuna il sipario è calato prima.
Io la scena la ricordo diversa. Quella ragazza già l'aveva incontrata. Lei sorrideva, divertita e soddisfatta da tante attenzioni,arriva la sua fermata si alza, la mano sul palo del vagone, inquadratura: ha due anelli uno dei quali una fede. Prende e scappa lui la rincorre ma non l'acchiappa perché lei non vuole farsi acchiappare in quanto impegnata. Epilogo del film stessa ragazza ma corteggiamento al contrario. La ragazza si alza e ammicca provocando: la mano sul palo del vagone ora ha solo un anello e non è la fede. Per quanto si voglia pensare ad una redenzione del protagonista ho avuto la sensazione fosse invece risucchiato nel vortice delle sue debolezze. Suo malgrado.