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SHAME regia di Steve McQueen

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Neurotico     9 / 10  13/06/2012 13:52:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un quasi capolavoro. Un film emotivamente freddo da essere glaciale. Un film che coincide quasi completamente con le gesta del suo protagonista Brandon (la più grande prova fin qui nella carriera di Fassbender insieme a quella in Hunger). Brandon pur non avendo bisogno di andare a prostitute o di indulgere nell'onanismo, è un uomo che eccelle sia nella prima che nell'altra attività, in modo compulsivo e ossessivo. E'uno schiavo, sicuramente del suo passato oscuro, che lo ha fatto diventare quel che è: un sessuomane che stupra ogni volta sè stesso e inibisce ancora prima che crescano in lui, le sue emozioni. Non gli importa sentire il gusto del desiderio che nasce, ma solo la fredda tecnica dell'atto sessuale in sè e per sè. Ogni invio emotivo è assente, la persona con cui lo fa è un puro oggetto sfruttato per sfogare le sue voglie compulsive. Al di sotto di tutto ciò si cela un vuoto, emozionale e affettivo, che emerge prepotentemente nel suo rapporto con la sorella (una splendida Carey Mulligan). Bellissima fotografia che vira spesso sul celeste/azzurro (che rinvia al ghiaccio), e grande tecnica registica di McQueen al servizio di un film drammatico come pochi altri, e che trasmette una senso di vuoto e desolazione da rimanere senza speranza. Il finale (che riporta alle prime scene) l'ho interpretato come un inizio di una guarigione (anche se in effetti può essere visto come totalmente ambiguo e aperto), quando ad una prima visione mi ero persuaso che fosse un finale pessimista. Davvero un gran film e, tra l'altro, nell'epoca della pornografia a portata di un click, davvero molto attuale.