caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SHAME regia di Steve McQueen

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
julian     8 / 10  10/09/2012 03:24:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'altro regista meritevole di attenzioni è McQueen.
Accaparratosi in esclusiva lo statuario Fassbender, straordinario mix di durezza e sofferenza, sforna un crescendo (e ripartendo) di sesso, dolore, depravazione e masochismo, ora rintanandosi nei bassifondi della metro, dove gli appetiti sono solo provocati e dolorosamente troncati, ora mettendosi in mostra in superattici vetrati dalle vedute mozzafiato, dove l'atto si consuma in tutta la sua completezza, passando per quei club lounge dove i trentenni vanno a fare gli intellettuali ma malcelano la debolezza della carne.
Quando il sentimento si fa puro, diventa una trappola da cui fuggire; si è disposti a mettere in discussione anche la propria eterosessualità - oltre che dignità - pur di risultare trasgressivi, di provare l'ebbrezza della perversione.
Il masochismo sta in quella New York New York cantata al ralenty, che il protagonista - e lo spettatore - è costretto a subire interamente nella sua purezza e incompatibilità con il resto che avviene.
C'era da aspettarsela l'ambiguità nel finale che ci viene negato; masochismo anche qui: la rossa con i collant, campanello d'allarme di un ciclo che ricomincia, è la più provocante del film. E non ci fanno vedere come continua.