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KILLER JOE regia di William Friedkin

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jack_torrence     9 / 10  18/10/2012 11:59:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il noir del XXI secolo è questo film di Friedkin, fortemente segnato dalla sua deviazione finale in salsa grottesca e caricaturale, che sembra essere la via di fuga suggerita dagli autori e dal regista a un intero universo umano impregnato di squallore, piuttosto che via di fuga per una situazione drammaturgica senza via d'uscita. In questo secondo caso sarebbe stata scelta furbesca, ammiccamento ad una platea pronta a riconoscere Tarantino ad ogni cenno di pulp. Invece la sterzata finale verso il non-sense (memorabile anche nella sua progressione, che passa attraverso le espressioni "in parte" di McConaughey mentre la coscia di pollo riceve la celebre fellatio, per sfociare nello strabuzzamento d'occhi dell'ultima inquadratura) è il gigho beffardo con cui Friedkin mette la firma a questo ritratto di una famiglia disfunzionale e degenerata, che sino allora aveva descritto con toni a tratti fortemente drammatici.
Non è, ad esempio, una tragedia dal sapore classico, quella a cui stiamo assistendo quando Dottie è costretta a trascorrere la sua cena in compagnia di Joe, abbandonata, venduta dal padre e dal fratello?
Il punto è sempre quello, centrale al noir, al cinema statunitense, come alla cultura contemporanea: come il denaro riesca a fare degli uomini dei mostri.
Ricordate l'ultimo capolavoro di Lumet, "Before the devil knows you're dead" ("Onora il padre e la madre")?
Friedkin affoga il suo film nell'acido.
"Killer Joe" ha la capacità di guardare dal di dentro una famiglia orribile non troppo distante di quella di cui a modo suo parlava Tobe Hooper in "Non aprite quella porta", con la stessa morale di fondo di "Double indemnity" ("La fiamma del peccato", esplicitamente citato), filtrato attraverso un cinema segnato dai Coen("Fargo"), prima e più del sovra-esposto Tarantino.
PATRICK KENZIE  22/10/2012 04:36:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo con te,ricorda molto come stile Tarantino e i migliori (sempre in pratica!!!) fratelli Coen. Il loro ritmo narrativo amalgamato con la grandissima fattura ed esperienza di Friedkin...