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KILLER JOE regia di William Friedkin

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impanicato     8 / 10  02/03/2015 01:50:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Girovagando per i vari siti sul web non riuscivo a capire a quale genere appartenesse questo film: si passa da drammatico a commedia, da thriller a grottesco. Incuriosito, allora, mi propongo di visionarlo per cercare di dargli una definizione. Ovviamente non sono riuscito in quella che potesse sembrare una facile impresa, ma ho capito che forse possa rientrare in un "genere" che comprende quelli suddetti: Pulp.
La sceneggiatura é tratta da una piéce teatrale del premio Pulitzer Tracy Letts, il che dovrebbe essere una sicurezza. Invece, a mio parere, non é un granché. La storia di fondo é veramente misera, penso si sia visto migliaia di volte un ragazzo che a causa di un debito di droga deve dei soldi, pena la morte.
Quindi quali sono i pezzi forti di questa pellicola dalla trama un po' banale? Soprattutto i personaggi. Personaggi che sono caratterizzati davvero bene e che dimostrano uno dei tanti drammi delle periferie americane. Ci troviamo di fronte ad una tipica famiglia americana che ha nel frigo piú birra che cibo, che ammazzerebbe la madre pur di tener salva la vita. Ed é proprio qui che il regista ci vuole fare soffermare e riflettere: anche noi saremmo capaci di certe crudeltá solo per salvare la pelle? Emblematica la scena del funerale della madre, in cui Chris comincia a piangere non per la brutta sorte della defunta, ma per quello che lo aspetta.
Il personaggio che fa acquisire potenza al film é sicuramente Joe, Killer Joe. Un killer cosí fuori dagli schemi, un essere pensante cosí pazzo che incute morte col suo sguardo, era tanto che non si vedeva. Matthew McConaughey si é superato, rilanciando anche la sua carriera dopo un passato fatto di commedie di serie C.
Tutto il cast sembra in stato di grazia: Juno Temple nel ruolo della ragazza un po' disturbante é eccezionale e si cala benissimo nella parte; Emile Hirsch nei panni del ragazzo problematico ormai ci ha abituato con ottime prestazioni; positivi anche i genitori dei ragazzi, soprattutto la matrigna.
Il clou del film si ha nel finale. Un finale in cui non sai come ti devi comportare. Puoi ridere, puoi piangere, puoi vomitare. Con tanto di scena indimenticabile (per me in positivo) e del momento di suspence maggiore un attimo prima dei titoli di coda.
Da non dimenticare la regia fresca ed elettrizzante di Friedkin che nonostante l'etá ci consegna buon prodotto.
Film cult.