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BELLI E DANNATI regia di Gus Van Sant

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frine     9 / 10  23/01/2007 01:35:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno di quei film destinati a rimanere nella storia del cinema indipendentemente dai suoi difetti, come la debolissima sceneggiatura.
Gus van Sant dirige con mano elegante e felpata un susseguirsi piuttosto disorganico di vicende a volte patetiche, a volte banali, quasi sempre poco credibili. C'è il povero orfanello malato che cerca la madre, e c'è anche il rampollo di buona famiglia ribelle che rientra nei ranghi grazie a...una sciacquetta insignificante.
Ma tutto ciò, per fortuna, è solo un pretesto per presentarci le più belle inquadrature di 'ragazzi di vita' on the road che si siano mai viste. La bellezza inumana dei due protagonisti, e anche la loro eccezionale bravura (soprattutto di Phoenix) depurano il film da qualsiasi sospetto di vizio o perversione. Non può esserci _male_ in tanta bellezza, in tanta gentile e contenuta malinconia. i due protagonisti possono sprofondare nelle situazioni più squallide e degradanti, ma la loro sarà sempre 'angelica forma'. Da cult la scena in cui Scott (Keanu Reeves) tiene fra le braccia Mike (Phoenix) caduto in narcolessi.
Il tema della prostituzione giovanile (soprattutto in chiave gay) si svincola da ogni moralismo, lasciando allo spettatore suggestioni profonde, che non possono che indurre alla comprensione e alla tolleranza. Peccato per Scott, però: finisce proprio male.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  31/01/2007 10:56:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film non l'ho visto, ma il mio odio nei confronti di Van Sant mi lascia addosso un certo scetticismo...

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frine  03/02/2007 01:38:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nemmeno io sono una fan di Van Sant, e "Cowgirls" (che vorrebbe essere il pendant 'al femminile' di "Belli e dannati") è è una cosa pietosa. Eppure "Belli e dannati" resta un cult, nonostante la sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti. Perché non è di tutti i giorni vedere rappresentati sullo schermo due giovani prostituti e pensare qualcosa tipo "Non era l'andar suo cosa mortale, ma di angelica forma".

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  03/02/2007 13:58:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, m'hai convinto, lo recupererò...

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