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BELLI E DANNATI regia di Gus Van Sant

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Guy Picciotto     8 / 10  15/06/2008 17:51:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La storia dell’amicizia di due ragazzi che si prostituiscono nella gelida Portland. Provenienti da differenti ambienti sociali, lo sbandato Mike ha alle spalle un’amara storia di miseria e abbandono ed è alla ricerca della madre, mentre Scott, di origine borghese e ribelle programmatico, rientrerà nei ranghi alla morte del padre e rinnegherà platealmente il suo gruppo di drop-out. Un film strano, straziante ed onirico, scandito dai tempi della narcolessia che affligge Mike che, quando è incapace di reggere lo stress della situazione, si addormenta e si rifugia nel sogno di ciò che non riesce a raggiungere, la madre e la sua casa nel vuoto degli sterminati paesaggi dell’Idaho. Grandissimo River Phoenix che riesce a rendere Mike in tutto il suo candore e la sua fragilità in un ambiente tossico e degradato e bravo anche Reeves con il boss dei barboni, alle prese con i dialoghi shakespeariani dell’Enrico IV, che descrivono la loro relazione Falstaff -Principe Hal.
Il film uscito nel 1991, senza esserne portavoce probabilmente, è stato etichettato come uno dei film della generazione X, una delle tante trovate pubblicitarie per etichettare qualcosa che in effetti non esiste racchiuso in un decennio, ma che esiste dall’alba della civiltà industriale, ovvero l’alienazione giovanile, è invece un film che rimane nella storia del cinema indipendente, con le più belle inquadrature di 'ragazzi di vita' che si ricordino. Cresce ovviamente il rimpianto per la scomparsa di un attore che poteva diventare il Montgomery Cliff del 2000 .
Come al solito il titolo originale ‘My Own Private Idaho’ è molto meglio del banale (e, chissà perché, fitzgeraldiano) titolo italiano.