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PICCOLO GRANDE UOMO regia di Arthur Penn

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Invia una mail all'autore del commento wega     10 / 10  19/01/2009 13:10:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che grandissima sorpresa, lo credevo sopravvalutato da Filmscoop e dalla critica in generale, invece credo si tratti veramente di un capolavoro. Uscito lo stesso anno di "La Ballata di Cable Hogue" (ed è probabile che all' uscita di uno il copione dell' altro fosse già steso), "Il Piccolo Grande Uomo" con il film di Peckinpah forma un dittico perfetto nel fare da cerniera al western classico e quello moderno, e forse il film più dissacrante di questo genere. Interessante come entrambe le pellicole parlino di un' epopea di una sconfitta, entrambe in chiave comica, dissacranti appunto come una grassa risata "..e io ridevo Generale!!". Il film di Penn abbraccia un arco di storia di oltre un secolo, miti e leggende (ma proprio tutti), riproponendo tutti gli stereotipi (ma proprio tutti) del genere western minandoli dall' interno ribaltandoli completamente. Per questo lo considero un vero capolavoro assoluto. Quindi il bandito, nel film di Penn non è il solito bandito, nè il leggendario pistolero, nè la prostituta, il Generale Custer non è come ce lo aspettiamo, Buffalo Bill, l' incontro con Wild Bill Hickcok e così via; il tutto - e non so spiegarmi davvero come - senza cadere mai nella parodia. Una profonda quanto epica analisi sociale e ideologica, la possibilità di convivenza tra bianchi e indiani scevra da qualsiasi forma di retorica, a differenza del seppur eccellente "Balla coi Lupi", e che ha l' unico difetto di durare troppo poco. Dustin Hoffmann da Oscar e grande Martin Balsam. Fotografia impagabile.