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PICCOLO GRANDE UOMO regia di Arthur Penn

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jack_torrence     7 / 10  08/03/2010 16:54:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film ha fatto epoca per la sua importanza socio-culturale, politica (è uno dei pionieri sulla strada del cambio di prospettiva del genere western, con la rivalutazione dei popoli indiani).
Nello specifico del valore artistico, è un'opera egregia per la sua capacità di restituire la sensazione che la vita dell'uomo possa essere vista come un viaggio, picaresco, attraverso tali e tante incredibili vicende, da convincerci che nessuno possa essere padrone del suo destino, nè tantomeno possedere una sola ben salda identità, quanto piuttosto, esattamente al contrario, ciascuno attraverso la propria vita fa da spettatore a quanto gli accade.
Cosa significa tutto ciò? Che è inutile prendere parte, tanto è impossibile incidere sulla realtà?
Tutt'al contrario.
Questo Little Big Man ci insegna che sbagliare è inevitabile, mangiare è indispensabile, adattarsi una necessità imprescindibile... MA!
Proprio la "schizofrenia" di questo personaggio, in balìa di due civiltà senza apparentemente mai sceglierne una con convinzione, esule a entrambe, non dice solo che per lui è diventato impossibile trovarsi "più a casa qui che lì", in un definitivo spiazzamento esistenziale, quanto soprattutto come questo spiazzamento possa convertirsi in una ricchezza: poiché può essere straordinaria la vita se si impara a relativizzare la propria identità e trascendere il proprio destino (permettendoci poi a 120 anni di guardarlo decisamente dall'alto in basso), nell'accettazione che la vita è una corsa di cui in larga misura non siamo noi i piloti.

E' un apologo, chiaramente.
Reso con un continuo svalicamento dal drammatico al comico, condotto con molta sapienza registica.
Ci si accorge sin dai primi minuti però come questo continuo sdrammatizzare porti a una perdita di spessore: non c'è equilibrio tra drammatico e comico, ma c'è prevalenza dei toni da commedia (evidentemente per via del distacco del narratore ultracentenario nei confronti dei propri lontanissimi drammi passati: più passa il tempo, tutti lo sappiamo, più possiamo anche ridere delle nostre superate disgrazie). Ma ciò appiattisce, secondo me, le enormi potenzialità di un film, e a compromettere la forza del suo messaggio, che arriva leggermente smorzato.