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L'UOVO DEL SERPENTE regia di Ingmar Bergman

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Beefheart     7 / 10  14/07/2007 16:28:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una commedia drammatica abbastanza angosciante, firmata da un Bregman meno cerebrotico del solito ma sempre intenso e grave. La storia è ambientata a Berlino, nel 1923, dove imperversa la svalutazione del marco e, mentre un certo Hitler muove i suoi primi passi politico-militari, in un clima di paura generale si manifesta una preoccupante deriva sociale. Particolarmente scabroso è il fenomeno degli esperimenti scientifici sulle cavie umane, portati avanti dai precursori del delirio nazista, nei quali incapperanno inconsapevolmente i protagonisti. Contrariamente a quanto si possa pensare l'effetto più efficace del film non è il raccapriccio per le immagini, o i racconti, delle brutture consumate, ma la mortificazione per la consapevolezza di tutte quelle che avverranno, innumerevoli, atroci ed inevitabili. Infatti, armato di cinismo, spirito di denuncia sociale, fine conoscenza dell'animo umano e senno di poi, il regista non lascia speranze. Cupo (a volte sin troppo buio), oppressivo e disagevole inizia sin da subito a "disturbarci" con atmosfere malsane, sinistre, personaggi vittimizzati, messi all'angolo, spacciati. La percezione che la Storia stia incubando qualcosa di tremendo è palpabile; ecco perchè l'efferatezza degli esperimenti umani, non va oltre alla connotazione di "naturale" evoluzione degli eventi in corso e fatale prologo dei futuri. Indubbiamente la netta prevalenza del cinismo sul dramma fa di questo un film che merita di essere visto. Consigliato.