Mr.619 9 / 10 18/06/2009 18:32:11 » Rispondi François Truffaut, verrebbe da dire, come Stanley Kubrick in "Arancia meccanica": lo spregevole scenario di una società futuristica in cui la tranquillità urbana, insieme con la cultura tradizionale, è stata smarrita nell'evoluzione stessa dell'uomo.Però, con le dovute differenze: se nel celeberrimo film kubrickiano la civiltà (per lo meno quella da lui descrittaci) è il paradigma (o archetipo) e quindi l'idea della sfera aberrante e falsamente "reale" della mente ( termine inteso in senso universale), invece in questa pellicola, dai tratti sicuramente più tenui e, se così si può dire, dolcemente cupi, è il particolare a rappresentare la negatività positiva dell'universale, sicchè è l'universale (l'uomo inteso come società) ad essere giunto ad una delle sue ipotetiche trasformazioni estremizzate.Visionario.