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FAHRENHEIT 451 regia di Francois Truffaut

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  13/02/2010 00:05:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo di aver sempre empatizzato per la vecchia signora che decide di morire insieme ai suoi libri - non c'è tutto il SUO mondo anche il NOSTRO mondo, purtroppo anche il famigerato (emblematico) Mein Kampf. Sono convinto che se dovessi seguìre le traiettorie dei personaggi del cinema sarei morto mille volte, e in maniere diverse.
Inquietante e agghiacciante adattamento del classico di Ray Bradbury, "Fahrenheit 451" è uno dei film determinanti degli anni Sessanta. Direi che per molti versi anticipa le tematiche del 68" (si vedano le ultime sequenze, gli uomini e le donne-libro) e ovviamente rappresenta una versione altrettanto traumatica delle ossessioni Orwelliane.
Julie Christie è adorabile in tutto quello che dice e fa (non nascondo di amarla alla follia) e Werner semplicemente perfetto
Un vero e proprio manifesto del proibizionismo culturale del presente e futuro.
Chissà per quale strana ragione il prosaico Truffaut ha rinnegato questa sua opera...
atticus  13/02/2010 00:21:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Appoggio pienamente il tuo pensiero sui destini dei personaggi del cinema, anche io credo che sarei già defunto da un pezzo. E anche io adoro Julie Christie e quel suo sguardo penetrante. Posso permettermi di consigliarti "Away from her" di Sarah Polley, credo la sua ultima interpretazione, intensissima.