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IL RE DEI KICKBOXERS regia di Lucas Lowe

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Angel Heart     6 / 10  20/08/2014 18:20:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quanto a regia, sceneggiatura e montaggio siamo sugli stessi livelli penosi di "No Retreat, No Surrender 2" (infatti produce ancora la Seasonal di Ng See Yuen) ma visti soldi e genere glielo si può perdonare. La storia di base almeno, poliziotto assetato di vendetta (sorpresa sorpresa) alla caccia di realizzatori di film snuff marzialeschi è un tantino ino ino più interessante della media; certo poi nelle dinamiche ricalca più o meno le stesse stereotipate già viste in "Kickboxer" con Van Damme (opera che appena uscita ha fatto far soldi a palate sia a Hollywood che ai dojo di mezzo mondo) ma rimane apprezzabile il tentativo di differenziarsi soprattutto se narrato con un ritmo che non concede mai pause (al contrario del vomitevole "NRNS 2" dove la noia regnava incontrastata dopo pochi minuti). Chiaro che non è la storia l'obbiettivo principale del film quindi scordatevi eventuali approfondimenti o risvolti, non frega niente a noi e non frega niente a loro; tutto è un pretesto per far combattere ed allenare il protagonista il più possibile, ed ovviamente è qui che la pellicola offre il meglio di sè facendo dimenticare realizzazione e recitazione (atroce, specie da parte di Billy Blanks che interpreta un cattivo da cartone animato ed è veramente orrendo).
Le scene di lotta, malgrado non mi abbiano colpito, sono avvincenti e ben coreografate, tuttavia ho trovato molto più divertente la parte dell'addestramento con il maestro interpretato da Keith Cooke (che sarà poi Reptile nel cultissimo "Mortal Kombat") classico nelle sessioni di allenamento ma altamente comico nel rapporto tra allievo e maestro (che hanno una bella alchimia e non fanno altro che dirsi su per tutto il tempo).

Il combattimento finale, buono, è considerato ancora oggi tra i migliori della storia; sebbene le abilità atletiche di Avedon e Blanks siano indubbie, ritengo questa fama un tantino esagerata. A mio avviso le competenze marziali, un ringhiare continuo e qualche buona inquadratura da sole non bastano a rendere un combattimento memorabile, ci vogliono anche amore, lacrime, sangue, passione e musiche.
Non è un caso se i film di Van Damme sono amati da tutti mentre questi solo ed esclusivamente dagli appassionati...

In conclusione: prodotto di cassetta anni 90 realizzato da cani e recitato peggio che però non dimentica mai lo scopo per cui è stato creato. Quello che promette(va) lo da(va), ed anche piuttosto bene.

Io comunque, da amante del genere, preferisco altro.
Non male, ma c'è di meglio.