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NIRVANA regia di Gabriele Salvatores

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GianniArshavin     4 / 10  11/01/2014 00:59:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Fantascienza e il cinema italiano è risaputo che non vanno d'accordo,ma nel 97 provò a cambiare la tendenza Gabriele Salvatores che purtroppo nonostante le buone idee non riusci a invertire la rotta.
Il film parla di un virus che colpisce un videogioco in uscita sul mercato mondiale donando al suo protagonista una coscienza e rendendolo quindi difatti umano. Quest'ultimo chiederà al suo creatore di cancellare il lancio del gioco per non costringerlo a vivere una "vita" in quel modo.
L'idea come detto è validissima,ma purtroppo sfruttata davvero male. La vicenda si sviluppa davvero lentamente,per quasi un'ora e mezza non succede nulla. Le ambientazioni cupe per quanto stilisticamente ben realizzate cozzano totalmente con i personaggi che popolano il mondo creato dal regista;escluso il personaggio della Rocca tutti gli altri sono delle macchiette senza spessore,con l'Hacker provvisto di accento pugliese improponibile,un Lambert come protagonista che per tutto il film ha sempre la stessa espressione e un Diego Abatantuono che da elemento chiave diventa quello più irritante,non trasmettendo la sofferenza del suo personaggio ma risultando quasi la parodia dello stesso.
Inoltre tutta la pellicola è popolata di battute pseudo-ironiche che in questo tipo di film non c'entrano nulla,supportate da un linguaggio volgare da commedia italiana di serie B davvero fuori luogo. Qualcuno potrebbe obiettare che il film non vuole prendersi troppo sul serio e che quindi tali siparietti ci possono stare,ma siccome l'opera è stato pensata anche per il mercato internazionale non credo che l'intento di Salvatores fosse quello di far ridere o creare ilarità.
Quindi il film rimane un ibrido,gettando alle ortiche uno spunto interessante. Ovviamente è da apprezzare lo sforzo visto che il nostro cinema non si presta molto a queste produzioni,ma tuttavia il risultato finale è davvero scadente.