caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'ULTIMO IMPERATORE regia di Bernardo Bertolucci

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
BlackNight90     7½ / 10  12/08/2009 02:39:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sontuoso e imponenente ritratto di un bambino strappato alla famiglia ed eretto a divinità, diventato mediocre burattino nelle mani di diversi padroni fino al termine dei suoi giorni da uomo qualunque.
Bertolucci ha una padronanza dei grandi mezzi a sua disposizione davvero unica, muove la mdp come se fosse un'estensione del suo braccio, dota il suo film di una varietà cromatica incredibile e ricrea con meticolosità le suggestioni della Cina d'inizio 900, grazie anche e soprattutto alla premiata ditta Storaro-Sakamoto, ma ciò non impedisce al film di essere un polpettone che, almeno per quanto mi riguarda, non cattura del tutto l'attenzione e lo spirito, e resta la vaga sensazione di uno mero spettacolo per occidentali paganti.
Bertolucci ricostruisce la storia partendo dalla biografia di Pu-Yi (chissà quanto non corrotta dal regime cinese), ma non riesce a trasmettere empatia col protagonista, forse anche a causa della poco più che discreta interpretazione di Lone, e non c'è un adeguato approfondimento, e di conseguenza interesse, per la sua esperienza interiore.
Si resta più che altro a bocca aperta per i fasti della Città Proibita, per tutte le scenografie (oscar assolutamente meritati), meno per la vicenda. Proprio la magnificente bellezza della parte iniziale vale da sola la lunghissima visione, la parte più sofferta e forte, quella più dolorosa, dove si capisce il destino di un bambino destinato a rimanere solo e a non riuscire mai a spalancare quella maledetta porta e fuggire.