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LEVIATHAN regia di George P. Cosmatos

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  25/01/2012 14:33:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Produzione italo-americana chiaramente ispirata ad "Alien" e "La Cosa".Al posto dell'astronave-cargo "Nostromo" e della base antartica abbiamo un impianto di estrazione mineraria situato nelle profondità dell'oceano.
Il gesto scriteriato di uno dei minatori provocherà la diffusione di un virus fonte di mostruose alterazioni genetiche che obbligherà gli sventurati ad una furiosa lotta per la sopravvivenza.
Stereotipi a bizzeffe amalgamati a un discreto ritmo,effetti speciali non proprio sbalorditivi e creature mai inquadrate per intero ma atmosfere sufficientemente claustrofobiche enfatizzate da scenografie decisamente curate.Il lavoro di Gorge P. Cosmatos (tra i suoi titoli più celebri "Rambo 2" e "Tombstone"),è un film che guarda con sfacciataggine agli esempi di cui sopra riuscendo ugualmente a intrattenere,sempre a patto di essere appassionati del genere.
A voler essere puntigliosi ci sarebbe da discutere riguardo le numerose forzature che la pellicola presenta.E' infatti quanto meno improbabile che dietro il letale contagio si celi la solita multinazionale senza scrupoli pronta ad utilizzare come cavie da laboratorio i propri dipendenti,lo script insiste su quest'ipotesi ma a monte c'è un atteggiamento del tutto fortuito a causare il disastro.Anche la genesi e lo sviluppo della malattia sono piuttosto confuse e non si capisce bene come le alterazioni possano portare ad un patchwork umano tipo "Society".
In definitiva un onesto fanta-horror in puro stile anni '80,per nulla innovativo eppure scorrevole.Nel cast composto più che altro da caratteristi si riconosce Peter Weller,reduce dal successo ottenuto con "Robocop".