adrmb 8 / 10 23/11/2019 14:32:35 » Rispondi Niente, la versione fica della fiaba di Andersen, ingiustamente ignota (mentre ad essersi imposta nell'immaginario è quella edulcorata e canterina Disney che ora non reggo più). Il merito di questa trasposizione è che i registi riescono a cogliere perfettamente lo spirito malinconico della fiaba (e non a caso il tragico finale è rimasto intatto), il film è ammantato di una fortissima impronta melodrammatica, totalmente riuscita nel restituire allo spettatore i tormenti interiori della Sirenetta, come da leitmotiv sonoro (uno struggente gorgheggio femminile).
Il film per il resto sfugge alle istanze più cartoonesche (il delfino Fritz e il gatto cattivo che personalmente ho trovato un po' fuori posto) per offrire agli spettatori un prodotto sentito e raffinato. Raffinatezza che emerge in primis dal character design elegantissimo di Shingo Araki ('Lady Oscar', anyone?) che lo spettatore può apprezzare pienamente grazie agli innumerevoli primi piani, e dalle scelte di regia, sempre atte, per enfatizzare l'intimità della protagonista, a creare inquadrature di alta levatura artistica (particolarmente cruda quella della trasformazione). Le musiche solenni e drammatiche s'integrano perfettamente con l'atmosfera ora tragica, ora romantica, ora elegante (la composizione "classicheggiante" credo originale che si sente durante la presentazione dei due promessi sposi).
E niente un gioiellino che con una maggior limatura delle parti e caratteristi più infantili (qui come non mai fuori luogo per il mio gusto personale) avrebbe potuto splendere ancora di più.