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LA SIRENETTA - LA PIU' BELLA FAVOLA DI ANDERSEN regia di Tomoharu Katsumata, Tim Reid

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Angel Heart     8 / 10  19/11/2013 16:32:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Te ne vai in cantina a cercare un vecchio paio di scarpe da tennis ed ecco che, da sotto una montagna di coperte e cianfrusaglie varie, spunta fuori un cesto in vimini, mai visto prima, pieno di custodie nere e (sfortunatamente) vuote di VHS.
Frughi un pò a vuoto, per quel poco che riesci, poi in mezzo a questo oceano di nero sbiadito vedi dei colori vivaci che subito ti saltano all'occhio. E' l'angolo di una custodia, ma è troppo in fondo e c'è troppo casino per prenderla, tutto sembra incastrato a doc e provato dal tempo e dal freddo, ma non vuoi mollare. Con pollice ed indice ti addentri in questa ragnatela di plastica nell'unico spiraglio che vedi, afferri quell'angolo con le punte delle dita, e con tutta la forza del braccio molli il tirone più forte di tutta la tua vita mentre pensi "ma che cazzò di film sarà mai?". Dopo l'eco frastornante delle custodie che implodono, ti ritrovi in mano con un qualcosa che avevi completamente dimenticato ma che, alla sola vista della copertina, ti fa passare un quinto della tua esistenza davanti agli occhi in un tempo di soli dieci secondi.
"La Sirenetta", edita dalla Stardust (Fantastimondo!)... ritorno subito bambino, quando io e mia sorella ci ritrovavamo ogni santa sera a disputarci con liti furibonde il monopolio del videoregistratore; io che volevo sempre vedere "Senza Esclusione di Colpi!", "Terminator" o "Piramide di Paura", lei invece o "Robocop", o "La Bella e La Bestia", oppure questa dannata "Sirenetta", film che all'epoca consideravo una copia fìga ma tarocca del film della Disney (ovviamente non potevo sapere che in realtà venne realizzato molto molto prima).

Nella custodia non c'è la VHS, chissà dov'è finita, ma non importa, in quanto si tratta di uno di quei film che si è talmente incorporato nella tua persona (un pò come quando Blair studia il processo di assimilazione ne "La Cosa" di Carpenter) che appena ci pensi riesci a recitarne tutte le battute a memoria senza il minimo dello sforzo.
Non voglio comunque rischiare di ricordare male (sono passati sicuri 20 anni) quindi via con la visione a frammenti su youtube (dove mai avrei pensato di trovarlo caricato) e wow... tolto l'effetto nostalgia, posso solo riconfermare le mie percezioni al riguardo, decisamente immutate: fedele alla fiaba di Andersen, tutt'altro che favoleggiato ed infantile, privo di canti e balletti dove tutti ridono e si tengono per mano, il film dei registi Katsumata e Reid rimane tutt'oggi una delle opere d'animazione più cupe ed inquietanti che io abbia mai visto. Permetato da un alone di tragico romanticismo, negativo e con un'atmosfera fin troppo dark (almeno nella prima parte sott'acqua) complici anche dei disegni rozzi ma suggestivi e di musiche ed effetti sonori appropriati e decisamente da brividi.
Probabilmente il mio giudizio è molto di parte, ma da piccolo questo film giuro che mi terrorizzava non poco, ed ogni volta che il dolce delfino Fritz soffriva per la sirenetta Marina, io soffrivo insieme a lui. Il finale poi, è veramente straziante, nonchè commovente.

L'unico consiglio che posso darvi dopo tutta questa pappardella è... se siete amanti dei film d'animazione e volete vedere un vero film su "La Sirenetta", dimenticate il film della Disney (per carità tutt'altro che disprezzabile) e recuperate subito questo tetro e sottovalutato lavoro degli anni 70 (che, probabilmente esagero, vista la sua atmosfera potrebbe provocare un paio di incubi ai vostri piccoli figli).
Torok_Troll  19/11/2013 22:01:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Stardust era fatta così... tra le tante trashate animate per la tv pomeridiana che distribuiva (nel tentativo di accaparrarsi un fetta di denaro richiamando i classici Disney) succedeva che distrubuiva anche qualche perla di piccolo capolavoro sconosciuto, come in questo caso :)