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SOGNI D'ORO regia di Nanni Moretti

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  22/11/2011 23:30:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Irrisolto "sogni d'oro"? Probabilmente l'errore di fondo è di non proporre nulla di veramente nuovo rispetto a "Ecce bombo", e la vena grottesca - Felliniana sì ma più dalle parti di Prova d'orchestra che di Otto e mezzo - non aiuta di certo. Ma resta cmq. un gustoso ritratto generazionale (termine che sicuramente Moretti odierà), un cocktail dove Pasolini, Gramsci, Togliatti e Freud sembrano seduti nella stessa tavola. Non so se la parata coreografia militare post-sovietica sia una metafora della scissione di Berlinguer tanto discussa dagli apparati moscoviti. Esilarante cmq. il giornalista-showman Mughini che istituisce una specie di tribuna-spettacolo facendo la parodia (credo) del compianto Jader Jacobelli.
Rivisto oggi, è uno splendido film di transizione, che andrebbe recuperato visto che Moretti chiude qui con la prima fase della sua carriera e ne inaugura un'altra, con il suo capolavoro "Bianca".

P.s. La spocchia contro il cinema cosiddetto "su commissione" (italiano ovviamente) c'era davvero, ma M. dimenticava autori come Petri, Rosi, Damiani, che sicuramente non facevano sconti a nessuno con la loro libertà autoriale