thohà 9 / 10 11/05/2007 13:40:33 » Rispondi Una pioggia srosciante, uno sparo ed una corsa affannosa tra lampi e tuoni. Un uomo corre disperatamente fino ad essere fermato ad un posto di blocco. Non ha documenti, ansima, tossisce, quasi non si regge in piedi. Viene accompagnato in un fatiscente commissariato. Viene trattato con gentilezza, ma lui è molto nervoso e reagisce con veemenza persino ad un'offerta di una tazza di latte caldo. Deve aspettare perché è sera inoltrata ed il commissario deve arrivare. Lui è insofferente, vuole telefonare, ma non gli è concesso. Finalmente i poliziotti si fanno sentire: "Si segga! E stia zitto!". Lui cerca di scaldarsi come può. Per tutta la stanza sono sparsi contenitori per raccogliere le gocce d'acqua che filtrano ovunque dal soffitto. Arriva il commissario. Anche lui sembra fatiscente in quell'ambiente spoglio ed, al contempo, stipato di faldoni, libri, scrivanie ingombre. L'uomo dice il proprio nome al commissario: "Sono Onoff", il commissario lo deride: "E io sono Leonardo Da Vinci". Onoff è uno scrittore di chiara fama, insigne e di enorme successo.
Gerard Depardieu è sublime nella parte che interpreta e Polanski regge bene. Ma anche tutti i comprimari sono all'altezza dei loro ruoli. Certe volte il film sembra in bianco e nero, tanto è squallido l'ambiente in cui si svolge. I dialoghi sono serrati ed assolutamente avvincenti. "Lei non è degno di quello che ha scritto!". "Se gli scrittori sapessero in che bocche andranno a finire i loro scritti, si taglierebbero le mani". Da vedere assolutamente. E' (forse) la migliore interpretazione di Depardieu.
"Per non morire di angoscia o di vergogna, gli uomini sono eternamente condannati a dimenticare le cose sgradevoli. E più sono sgradevoli e prima si apprestano a dimenticarle".
"Non è difficile credere in Dio. A me è accaduto centinaia di volte. In molte occasioni confesso di aver provato vergogna per lui. Sarebbe stato un eccellente scrittore, se si fosse limitato a descrivere paesaggi"..."A domanda, risponde che Dio è un autore di irrilevante importanza".
Piccola aggiunta: Onoff:"...due rette parallele non si incontrano mai. Tuttavia, è possibile immaginare l'esistenza di un punto così lontano nello spazio, ma così lontano nell'infinito, da poter credere e ammettere che le due rette vi si incontrino. Ecco! Chiameremo quel punto, PUNTO IMPROPRIO."
USELESS 22/08/2009 14:10:00 » Rispondi C'è pure questa da... Ricordare: http://www.youtube.com/watch?v=Wq-vtfxvFFM