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UNA PURA FORMALITA' regia di Giuseppe Tornatore

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JOKER1926     8 / 10  28/12/2008 20:27:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Una pura formalità" di Giuseppe Tornatore è un film che trova la sua trionfale, estrema esaltazione nel seguente aggettivo: abisso…

Una trama intrigante trasporterà ben presto lo spettatore in un limbo metafisico ove sarà imponente utopia cercare e trovare una via di uscita…

Il regista prepara tutto alla perfezione, Cast scelto, di prima qualità delizierà per tutto il tempo la massa…
Sontuosa la prova di Gérard Depardieu nei panni del "chimerico" "Onoff" (nome che nasconde una metafora…), Polanski nei panni del commissario da vita ad una delle più convincenti, ciniche, misteriose interpretazioni della Cinematografia di ogni tempo.
Nicola di Pinto e gli altri recitano discretamente, ma non avranno tanto spazio.

"Una pura formalità" è metafora, simbologia…

Onoff è un uomo particolare, enigmatico…
E' stato accusato di omicidio, lui si detiene innocente; il commissario lo attacca (ci sarà una bellissima parte ove si parla dei libri, delle opere di Onoff scrittore francese…) e lo costringe ad un "atto formale" ovvero ad una "chiacchierata" che pone le basi sulle cose fatte nelle ultime ore dal protagonista…
Il tutto si prolunga all'infinito, in pratica ci saranno contraddizioni, Onoff non risponde ma "annebbia" ulteriormente la mente del Commissario…

Tornatore in queste scene introduce saggiamente, oculatamente misteriosi flashback…
Onoff non ricorda niente, i suoi ultimi momenti (ovvero quelli prima dell'arresto) sono stati dimenticati…
Cosa è realmente successo? Questa resta solo una domanda senza risposta (almeno per ora!)…
Ma poi l'illuminazione…
Onoff è vittima e carnefice della sua mente.
Tocca al commissario "ripulire" , "raschiare" la mente del detenuto, fra un discorso e l'altro si scivola nei remoti meandri della mente di Onoff….

Importante è la metafora, concezione delle rette parallele, la fotografia della donna con le braccia dinanzi la faccia rappresentano le due linee immaginare che si incontrano in un determinato punto… Punto Improprio…
Vengono quindi a galla pensieri, concetti legati all'amore, al "perfetto piacere"…
La linea (ovvero la retta parallela) è Onoff che raggiungerà, o meglio aveva raggiunto la sua "Suprema serenità" poi persa malamente, o meglio inconsciamente con il tempo…

Il film a tratti ricorda l'immenso Capolavoro "Allucinazione Perversa" ove la mente dello spettatore è sottoposta ad un processo di "meccanica mentale" con terribili, commoventi, straordinari risvolti.

"Una pura formalità" è l'estremo "resoconto" della vita di un uomo, il contorno è la pioggia che può essere decifrata come il senso di colpa (che pian piano straripa ovunque), la piccola "pentola" è il "repertorio" tutto è "registrato"…
La caserma è uno scenario sporco, ruvido, acuto che ostacola la personalità di Onoff, in essa è difficile trovare serenità, la caserma è un labirinto mentale, una sorta di "schedario" infinito "ornato" dai volti e dalle icone di personaggi insoliti e apparentemente cinici e violenti.

Onoff rielabora il tutto e riuscirà a dimostrare ai "giudici" che è privo oramai di ispirazione, per uno scrittore l'ispirazione è adrenalina…
La scena delle penne riserva al pubblico pesantissime, essenziali concezioni metaforiche…

Onoff ad un certo punto parla della finestra, la osserva per ore…
Questo è il vero concetto della massima desolazione umana…
E' difficile infatti comprendere il tutto, ma Tornatore è perfetto e accompagna, "abbina" ad ogni cosa (dialogo, scena) una simbologia, metafora…
La fuga è una altra scena profonda, Onoff cerca di fuggire…
Ma la fuga è fine a se stessa… si ritorna all'inferno…
Ammanettato e picchiato il protagonista svela le ultime verità della sua vita, contraddizioni e ambiguità giocano una carta "passiva" ma quasi cruciale nella egemonia corale Cinematografica di "Una pura formalità"…

Perle di filosofia si sprecano, il concetto delle fotografie, il libro "dedicato"…
Sono tutti argomenti che trovano la massima esaltazione in chiave metaforica…
Se manca la genialità, la fantasia si scivola verso la morte… Occhio al dialogo delle parole raccolte dal barbone apparentemente senza alcun senso…

Il Mosaico di Tornatore non conosce limiti, Onoff chiama ad una amica…
Ma ormai è tardi, occhio al dialogo del Ministro della cultura…
A questo punto bisogna collegare la concezione, la suprema certezza del commissario che dice (nella prima parte di film) ad Onoff che non esisterà mai, non avverrà mai questo incontro…
Tutto fila alla perfezione, il regista "decora" il tutto con sapienza, "pazza logicità "…
Dai flashback è possibile inoltre "sradicare" le concezioni, gli "umori" di Onoff…

Le atmosfere del film "sporche", oscure fanno rabbrividire la massa spettatrice, la corsa "affannosa" di Onoff all'inizio del film è grazia, eleganza, metafora firmata Tornatore.

Il commissario è sicuramente la "base", il perno incontrastato del film, esso è il giudice, il "crocevia" della sofferenza o della felicità di Onoff…
Secondo interpretazioni complesse e intrecciate il commissario potrebbe addirittura essere Di.o…
A lui infatti tocca giudicare, "disciplinare" i comportamenti dell'uomo…
Ma allo stesso tempo potrebbe essere una sorta di "intermediario" tra il terreno e il divino…
Esso risulta spesso essere non perfetto (ma cio si deduce dalle sue parole… parole veritiere?), ma paradossalmente, fantasticamente risulta essere magnifico e dunque perfetto nelle sue azioni, ritorna utile il concetto delle fotografie (il concetto trova nesso strabiliante anche sul piano tecnico, matematico)…

Il finale è accademia, Onoff (Febbraio Biagio) è in viaggio verso una nuova vita, il futuro è indecifrabile, ma nelle pillole "emanate" nel commissariato (sia da parte del commissario che da Onoff) si riesce (almeno in parte) a capire che il viaggio porta verso una " nuova era personale" ovvero verso la tanta aspettata, odiata, immaginabile, fantomatica "quarta dimensione"…

La caserma è un "luogo" fantasmagorico, quasi macabro ove l'uomo (o meglio la coscienza umana) dedica "attimi" di tempo non decifrabili, ovvero siamo quasi o forse interamente in un'altra dimensione (dimensione non conosciuta), il commissario si complimenta con lo scrittore e parla del libro… (dialogo perfetto, magari anche un po' retorico…)

Siamo all'apice della logica, dei canoni del raziocinio, dietro l'angolo c'è il delirio e l'incertezza…

Scenario ottimo, fotografia buona, attori eccezionali sono i punti fermi dell' Opera…

"Una pura formalità" è un film che presenta un ritmo buono (a Mio avviso a tratti molto incalzante), emozioni, delirio, tensione, mistero accompagnano perennemente lo spettatore in un percorso trascendente…

Morricone "armonizza il tutto con una bella, a tratti inquietante colonna sonora composta da improvvise e quasi "macabre" sviolinate…

Tornatore riesce a riportare nel suo "Gioiello" cinematografico sensazioni di morte, di vita, di incertezza e di ambiguità…
Nell'elite della magnifica Cinematografia "Una pura formalità" riesce a stringere discreti piazzamenti…
Invia una mail all'autore del commento Project Pat  03/04/2009 13:53:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se ti ricordi, il commissario non si lascia certo "annebbiare" la mente da tutte le contraddizioni di Onoff, anzi ricorda tutto alla perfezione nel film.
JOKER1926  03/04/2009 14:10:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dovremmo aprire un discorso molto complesso...
comunque, se hai visto il film, puoi capire la concezione nel commento che ho fatto.
Invia una mail all'autore del commento Project Pat  06/04/2009 23:40:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel senso che il commissario si lascia annebbiare dalle contraddizioni, ma allo stesso tempo riesce lui stesso a guidare Onoff e a fargli finalmente ricordare cos'è successo davvero??

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JOKER1926  07/04/2009 00:55:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hai toccato l'icona più importante del film, quella del commissario.
Il commissario "ingloba" tutto quello che esce dalla bocca dello scrittore e inoltre risulta essere "non perfetto" in alcuni passaggi, vedi all'inizio, il commissario non riesce a riconoscere lo scrittore, potrebbe essere anche un "doppio gioco"...
Ma il commissario comunque è in alcuni passaggi "ambiguo" e non rende nota la sua perfezione e allo stesso tempo non si può certificare la sua imperfezione. Quindi il commissario è una icona destinata all'infinito e all'indecifrabile; ha grazia e furbizia, il concetto perfezione è da scovare...
Invia una mail all'autore del commento wega  02/01/2009 17:56:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Una delle interpretazioni più bla bla dell' intera cinematografia mondiale". Ma se ti manca un blocco completo d' 80 anni di cinema, come si fa ad azzardare una simile cosa.
kobenant  19/05/2009 02:26:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per puro caso questo post ha attirato la mia attenzione.....
Troppo lungo!....

Ora non voglio sparar sentenze ma credo che un paio di cosette siano da sottolineare...

1. lui al massimo può "ritenersi" innocente "si detiene innocente" non significa niente...

2. non entro nella questione dei sostantivi per rispetto alla lingua italiana e DElle persone che scrivono commenti interessanti

3. scrivere "ove" non significa avere uno stile "arcaico" ma scritto più volte può voler significare che vuoi far sembrare il tuo stile ricercato e figo ..ma non può bastare se poi quello che scrivi è aria fritta...

4. riesce a stringere discreti piazzamenti capisco cosa significa ....ma non capisco perchè mi devo sforzare per capire che volevi dire che era un bel film degno della top 100 etcetc...boh...

5.Mi fai sapere cosa ti eri fumato prima di vedere il film?..CAMBIA PUSHER!

6. il film è carino ma mo tutto sto capolavoro,....boh...commenta altri film che mi sono spaccato dalle risate....!
genki91  11/04/2009 16:06:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma finiscila, scemo...
eizenstein  07/01/2009 00:36:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda, in tutta onesta dovresti tagliare i commenti. Non l'ho letto, di certo, perché in un sito con centinaia di commenti su tutti i film non è giusto che ci si prenda tutto questo spazio. E come me penso che il 99% degli utenti facciano.
Nel Morandini c'è 1/10 di quello che scrivi tu, se vuoi trasmettere qualcosa a qualcuno dovresti essere più breve e conciso. Sennò, non offenderti, ma rischi di diventare un ciarlatano inascoltato.
JOKER1926  07/01/2009 12:35:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In tutta onestà scrivo quello che voglio, il contenuto del commento è indispensabile, c'è motivazione, spiegazione...
A Mio avviso niente da "cancellare", chi vuole leggere legge...
saluti
eizenstein  08/01/2009 09:37:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok dai se vuoi essere letto solo da chi ha tempo e pazienza da buttar via ben per te.
La cosa che non mi piace è che non riesco a confrontare i vari commenti al film mentre li scorro se ce ne sono alcuni incredibilmente lunghi. Forse potresti scrivere le cose essenziali nel commento e poi aggiungere tutti gli approfondimenti nello spoiler, che chi vuole apre. O i responsabili del sito potrebbero far avvenire ciò in automatico quando il commento straborda,
JOKER1926  08/01/2009 11:39:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciò che dici è semplicemente assurdo...
Io e tutti gli utenti possono fare quello che vogliono...
Un commento lungo è (come quello di JOKER1926) sicuramente motivato e ti fa capire il film...
Mi dispiace per il tuo "confronto" di commenti "distrutto dai commenti lunghi... (è assurdo!)
Invia una mail all'autore del commento wega  08/01/2009 12:29:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma se i tuoi commenti sono tutti ingannevoli. Sei tu qua il vero "diffusore di notizie false e tendenziose", altro che Cash.
Invia una mail all'autore del commento wega  07/01/2009 12:58:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e chi vò capire..capì.
Invia una mail all'autore del commento matteo200486  28/12/2008 20:35:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
abisso è un sostantivo non un aggettivo
ULTRAVIOLENCE78  28/12/2008 20:39:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sarà un sostantivo per la "massa ignorante", di cui tu fai sicuramente parte...

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JOKER1926  28/12/2008 20:45:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no, abisso è un aggettivo... almeno nel contesto del Mio commento...
abisso: profondo
sei una persona profonda, abissale...
è aggettivo...
ripeto almeno inteso in questo modo...

p.s. avete steccato...
ULTRAVIOLENCE78  28/12/2008 20:56:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Appunto, dovevi scrivere "abissale", che è un aggettivo. "Abisso" è un sostantivo maschile. No, giusto per correttezza.
JOKER1926  28/12/2008 20:57:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
si ma "abissale" suona abbastanza male...
non trovi?


JOKER1926
JOKER1926  28/12/2008 21:04:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Riferito al contesto...
ovviamente
ULTRAVIOLENCE78  28/12/2008 20:58:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se poi, oltre al revisionismo storico, vuoi fare anche quello linguistico, questo è un altro paio di maniche...
Invia una mail all'autore del commento wega  29/12/2008 09:59:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E quello matematico?..le rette parallele che si incontrano in un punto.. ahahahaahha
JOKER1926  28/12/2008 21:03:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se noti uso un linguaggio selezionato e forse anche un po' arcaico...
sulle su le
dove ove
e altri esempi che per fini pratici, di tempo non ti elenco... ok?

ciao
Invia una mail all'autore del commento cash  05/01/2009 20:29:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma che ***** di risposta è? hai scritto una *******, portatela a casa e risparmia il forum da ulteriori boiate.
Ah, ma poi; dici che basta una parola per definirlo e poi compili 45000 cartelle?
JOKER1926  05/01/2009 21:00:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma statti un po' zitto...


VA FA NCUL O!
BlackNight90  28/12/2008 21:00:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahaha la lingua italiana non si può piegare al tuo contesto
"abisso" è un sostantivo punto e basta
"abissale" è un aggettivo
esempio: la tua arroganza è abissale
genki91  11/04/2009 16:10:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
o black ti ha scritto bambino xkè all'anagrafe c'è scritto nato nel '90...
si dovrebbe guardare l'ignorante che è un otaku spastiko e magari anche 40enne...
JOKER1926  28/12/2008 21:02:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma stai zitto bambino...
BlackNight90  28/12/2008 21:09:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
....quando bastava ammettere il proprio errore come tutte le persone normali...hai steccato tu caro.
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  30/12/2008 23:26:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto che gli si è fatto quel favore che t'accennavo previa cancellazione?
;)