Ciaby 10 / 10 18/11/2012 15:56:53 » Rispondi Può piacere o meno, il cinema di Tsukamoto, ma non si può discutere sul fatto che sia unico, irripetibile, inimitabile, denso e pregno di originalità e di un immaginario visivo straordinario. "Kotoko" conferma l'inesauribile vena artistica del regista, portandolo a realizzare quello che è uno dei suoi apici. Tornano i suoi temi tipici (come il doppio insito nell'anima degli esseri umani), ma il risultato è di nuovo innovativo, originale, estremo. Cocco incarna una figura seducente, un personaggio ipnotico che ci trascina nella sua follia, nella sua malattia, nel suo male di vivere. E non condividerne il dramma è impossibile. Capolavoro.