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L'AMORE CHE RESTA regia di Gus Van Sant

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elio91     8½ / 10  08/03/2012 09:56:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E bravo ancora una volta Van Sant, che quando parla dell'adolescenza dimostra tutto la sua indiscutibile bravura...

Non posso che citare il buon Terry (a proposito, torna presto) quando si dichiara sconcertato per i pochi commenti su questo gioiello di prezioso valore. Il problema non è assolutamente solo Filmscoop ma in generale dappertutto Restless è passato lieve e impalpabile come effettivamente è, tanto da risultare inosservato. Eppure ci troviamo di fronte ad una meraviglia.
Ultimamente mi è capitato con Oasis di commuovermi per buona parte della sua durata, una pellicola coreana che ho trovato migliore dell'ultima fatica di Van Sant.
Almeno nella prima parte infatti il film non mi ha colpito come mi aspettavo, vuoi per alcune scelte sempre apprezzabili ma fin troppo scontate, vuoi per la bizzarria stessa del regista che da sempre è abituato a sguazzare nel cinema indipendente e a dividere chi guarda i suoi lavori. Apprezzabile, sempre e comunque, è la grande malinconia quasi gotica ma pur sempre dolce e umoristica che accompagna Restless per tutta la sua durata, senza lasciarsi prendere la mano in patetismi in cui sarebbe stato facilissimo scadere. Invece Van Sant è bravissimo, e pur avendo apprezzato di gran lunga la seconda parte e il finale immenso (era da bambino che non mi trovavo a piangere di fronte ad un finale di un film, strano da come erano partite le cose), devo ammettere che nella sua globalità il lavoro di Van Sant funziona alla grande e merita assolutamente una più ampia visibilità.
Ero scettico quindi all'inizio ma scene suggestive come quella di Halloween mandano a farsi friggere tutti i dubbi iniziali.
Ancora di più una di quelle scene che partono con un patetismo accelerato, talmente vero e già visto da sembrare il temuto momento lacrime di cui pensavo anche Van Sant avesse infarcito almeno una sequenza: mi sbagliavo, e ne viene fuori un altro momento memorabile, umoristico, si direbbe politicamente scorretto se non fosse che non c'è nulla, ma proprio nulla di scorretto in Restless pur infarcito com'è di battute sulla morte...

La verità è che il connubio Eros-Tanatos al cinema funziona da tempi immemorabili: Ultimo tango, L'impero dei sensi sono i primi che mi vengono in mente sul momento, ma pochi hanno pensato di farne un discorso adolescenziale in cui all'idea della morte, che sembra e dovrebbe essere inconcepibile per un adolescente, si affaccia quella altrettanto sconosciuta dell'amore. Scoperta su scoperta quindi, lieve e delicata ai limiti dell'incoscienza. è un percorso di crescita comune ma non sarebbe neanche il caso di dirlo, QUESTO è si scontato.

E dimenticavo di nominare i due protagonisti: Henry Hopper molto bravo, Mia Wasikowska è sicuramente l'attrice giovane più brava del momento e qui è grandiosa.

Vedere per credere. Anzi, fatelo ma bisogna pur dire che la visione provoca effetti collaterali: questo film ti stravolge il cuore.