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L'AMORE CHE RESTA regia di Gus Van Sant

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Sir_Montero     8 / 10  26/01/2013 02:01:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un gioiello ricco di pathos puro e sincero, privo di qualsiasi deriva patetica e patinata.
Una regia essenziale e scarna, finalizzata alla resa immediata di lievi sommovimenti interiori, sorrisi abbozzati, graduali evoluzioni emotive.
Anche in questo film, Van Sant racconta l'estraneazione dell'adolescenza (sempre fotografata sullo sfondo di scenari metropolitani) attraverso il racconto di due giovani racchiusi in un'esistenza che ha il colore, e l'odore, della morte.
Dal loro casuale incontro però, qualcosa muterà inaspettatamente nel profondo; matureranno la necessità di uscire dalla loro personalissima trincea interiore, alla luce del sole e della vita che, seppur effimera e spesso tragicamente drammatica, può regalare, a pochi fortunati eletti, momenti di pura gioia e serenità, attraverso forze immortali capaci di contrastare, con la loro meravigliosa intensità, la stessa brutale morte. L'amore è questa forza vitale.
Una poesia delicata.
Di certo, non molto adatto al comune sentire odierno, sensibile al sentimentalistico più che al sentimento in sè.