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L'AMORE CHE RESTA regia di Gus Van Sant

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impanicato     7½ / 10  28/01/2015 20:05:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Van Sant ci ha abituato a meravigliosi racconti sull'adolescenza e gli adolescenti, come se lui si sentisse ancora giovane, esempi lampanti sono Elephant o Paranoid park.
Questa volta tratta dell'amore puro ed immaturo tra due ragazzi. Non ragazzi qualunque, ma due giovani che dalla vita hanno ricevuto sempre e solo delle grane da cui é difficile uscirne. Questa via d'uscita non é la morte, come a volte sembra illustrarci, ma i sentimenti ed in particolare l'amore.
Tristezza e lacrime assicurate durante la visione, la commozione é d'obbligo, ma non forzata. Vi é spazio anche per siparietti davvero divertenti, che fortunatamente mitigano il clima teso creato dalla prossima morte.
Ho apprezzato molto le scelte del regista, regia pulita, scarna, come a voler sottolineare che l'importante é il contenuto dell'opera e cioé l'amore. E' un vero inno all'amore che ci viene raccontato, un'amore breve e intenso che non si puó scordare.
I due protagonisti sono davvero azzeccati, specialmente Mia Wasilowska che si trova davvero a suo agio in questo ruolo particolare e che successivamente si fará apprezzare anche in Stoker.
Buone anche le colonne sonore: il film si apre con Two Of Us dei Beatles e si chiude con The fairest of the seasons di Nico. Una garanzia.

Se dovessi morire presto, vorrei anch'io un buffet di cheeseburger e milkshake.