caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

INDOVINA CHI VIENE A CENA? regia di Stanley Kramer

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
arpia     10 / 10  14/01/2011 14:35:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stratosferico capolavoro cinematografico di Matrix ebraica! Lo so perchè io di mamma faccio ebrea e dunque conosco e comprendo benissimo il linguaggio di cultura ebraica culinaria. Ditelo non con i fiori della My flower delle tre caravelle (i tre panettoni delle tre marie o tre parole di brama), ma ditelo con grazia e garbo. Magari a cena e aggiungendo un posto a tavola.
Il film meritava un qualche premio in più proprio per il linguaggio "criptato" in tal senso. Certo non altissima cucina kosher (accettabile minimale), ma sulla buona strada (wall street).
Personalmente mi esprimo spesso (non potendo passare agli insulti) proprio con il linguaggio della buona tavola, a cena di regola (supper o dinner a seconda degli umori ...).
Ad un caro caro cugino veneziano della giudecca e ivi rinchiuso dai tempi di giuda iscariota, ad esempio, durante un invito a cena a casa mia, per Purim, preparai non lauta cena di conciliazione con tovagliato bianco, come d'uso, ma tovagliato nero e le piccole uova pasquali nere: uova bollite per non meno di sei ore in acqua bollente, cipelle e fondo nero di caffè. Credo abbia capito il messaggio. Talvolta, come dimostra il film de quo e i molti altri sulla buona cena, dirlo con i sapori e meglio che non dirlo affatto.