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INDOVINA CHI VIENE A CENA? regia di Stanley Kramer

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JOKER1926     6 / 10  20/01/2014 01:22:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alcune produzioni passano alla storia, e ci rimangono preservando, senza poi troppi motivi effettivi, un'etichetta tendente verso il sublime, verso la grandiosità.

"Indovina chi viene a cena?" è un titolone, di quelli che quando vengono nominati fanno scappare un sorriso, o perlomeno, un consenso di mimica facciale.
Stanley Kramer con questa produzione del 1967 si consegnò agli albi della storia, con Sidney Poitier scrisse pagine del Cinema che oggi ancora sono, figurativamente parlando, lette ed apprezzate.
Poi l'intellettualità recluta i propri sicari ed inizia, inesorabilmente, un apparato di critica, vivo e vero.
"Indovina chi viene a cena", secondo chi analizza col cuore in mano e con la logica nel sangue, ha dalla parte sua veramente pochi punti di grandezza, il resto è solo una fortunosa macchinazione di consensi.
Esclusi gli ottimi attori, su tutti il già citato Poitier, viene meno in questo lavoro di Kramer quasi tutto a livello di sceneggiatura e di storia. Anzitutto la pellicola non ha i connotati giusti per abbracciare un determinato genere e dunque, in questo caso, siamo di fronte ad un vero e proprio guaio.
Le tematiche trattate qui sono troppo leggere per essere drammatiche e troppo pesanti per essere brevettate sotto il nome della commedia. Nasce dunque un film assai pretenzioso che cerca di andare oltre ogni sua ambizione. Le situazioni si ancorano ad un palco statico ove i dialoghi (molte volte pure ripetitivi) dovrebbero fondare una morale che mostra troppe crepe. Nel film si combatte, anche ironicamente, la tematica del razzismo con una effervescenza limitata che cerca più di farsi accettare che accecare. Arringhe finali e commozioni epocali nel nome di un consumismo cinematografico made in U.S.A. che si accaparra grandi masse spettatrice, da sempre sinonimo di una quantità mai presa in considerazione.