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THE LADY regia di Luc Besson

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     4 / 10  17/04/2012 20:35:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se cercate la passione dietro lo sguardo etereo di Michelle Yeoh, nei panni dell'ultima eroina da copertina del Time, girate al largo. Sarò franco, Besson non mi ha mai esaltato, pur riconoscendogli le doti tecniche di cui è ampiamente provvisto, eppure speravo che potesse Osare di piu' invece di spulciare tra best-sellers e rotocalchi interattivi. Tutt'altro: ne esce un "Santino" stereotipato, quasi un'omaggio a certi polpettoni americani di certi decenni fa, ma privo di sussulti e vere emozioni. Una grazia, signori, che non risparmia un solo luogo comune, dai continui abbracci ai figli perduti e ritrovati al marito occidentale (troppo?) devoto, dai soldati di regime sanguinari ma in fondo rassicuranti, agli omaggi floreali durante i comizi fino alla rappresentazione artificiosa di un'idealismo che serve solo ad esaltare il biopic di un cineasta stanco, ci vuole poco a raccontare il sacrificio dei sentimenti veri, la famiglia, l'amore coniugale e materno, per la difesa della cosiddetta libertà.
Ahimè è un film orribile, perchè consacra tutto questo riuscendo paradossalmente a rendere ambigua proprio la passione politica dell'attivista birmana, ad esempio (spoiler)
Senza contare effetti involontariamente comici, come la vicenda della cartomante consultata dal capo del governo...
alla fine questo biopic dove Besson sembra piu' vicino a Franco Zeffirelli nulla aggiunge al personaggio, beatificato allo scopo di renderlo popolare anche attraverso il mezzo cinematografico. Massimo rispetto, invero, per la Vera S. Suu Kyi, molto meno per un cinema patinato incapace di raccontare adeguatamente la realtà.

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