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UN GIORNO QUESTO DOLORE TI SARA' UTILE regia di Roberto Faenza

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     9½ / 10  27/02/2012 02:27:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e già dal titolo si parte con una bella frase consolatoria!
Sono felice al contrario del collega sotto che Faenza abbia diretto questo film! Sono contenta che finalmente un regista italiano sia riuscito a fare un film così bello, çazzo!

A livello cinematografico è un buon film, abbiamo Guerra alla colonna sonora che prende varie canzoni di Elisa tra le altre, un cast dove ritroviamo Peter Gillian nel solito ruolo del riccone pieno di donne e il giovanissimo Toby Regbo, una perfetta trasposizione del romanzo di Cameron, ecc, ma se dovessi usare questo spazio per dire cosa c'è di davvero ottimo in questo film allora le parole dovrebbero esser spese per raccontare di come il regista riesca ad esprimere un concetto difficile da capire già di suo, il messaggio e tutto il conflitto psicologico interiore del ragazzo. Quando scrivo perfetta trasposizione non mi riferisco solo ai dati oggettivi che vengono riportati esattamente per quello che sono, ma il fatto che contrariamente ad un libro dove si possono utilizzare centinaia di pagine per spiegare un concetto, con il film si ha al massimo due ore. Questa è la prova che la trasposizione lancia in generale e Faenza si merita solo un coro di applausi perché è riuscito ha superare la prova.

James è nel pieno dell'adolescenza. Un periodo di scombussolamento e di crisi che la nostra società è finita per catalogare come uno dei periodi di maggior concentramento di emozioni e problemi. Ecco, vorrei dire agli psicologi di andare pure a fançulo! Ma andiamo oltre..dicevo nella nostra società ormai questo luogo comune sul periodo adolescenziale ha messo radici. Il problema che comporta questa stupida catalogazione è che gli adulti improvvisamente si costruiscono un mondo tutto loro e iniziano ad assumente atteggiamenti ambigui nei confronti degli adolescenti, come se un essere umano dovesse essere catalogato per l'età. Gli adolescenti che nascono e vivono in questo mondo finiscono per autoconvincersi che sono delle persone ribelle, stupide, fannullone, come se i media non si dessero già un bel da farsi sul controllare la mente fragile di bambini, preadolescenti e adolescenti. Perché questa introduzione?Perchè serve a capire i seguenti concetti.

James quindi vive in questo mondo, ma fortunatamente lui è uno di quei pochi ragazzi che ha capito che la vita non è solo un divertirsi facendo gli idioti e litigando con i propri genitori. La vita non è solo andare a scuola, conseguire un titolo di studio e lavorare e fare carriera. La vita non è una routine. La vita non è la società. James ha capito che la vita va vissuta, che la cultura non è solo un obbligo scolastico, ma che è il compiacimento del proprio animo, dell'espansione a livelli più alti della nostra mente. Naturalmente James appartiene al numero ristretto di quelle persone che hanno capito ciò e quindi viene visto dalle persone "normali" come diverso.
Per tutto il film vediamo dei genitori che non imparano a stare zitti. Sono persone adulte piene di problemi e invece di pensare a migliorare la loro vita la vivono passivamente incasinandosi ancor di più e tormentando un ragazzino che chiedeva solo di essere ascoltato. Il loro pensiero fisso è: oh poverino!un giorno crescerà! e pensano bene di mandarlo da una strizzacervalli, come se fosse la soluzione migliore, come se andare da una perfetta sconosciuta ti possa aiutare. Sinceramente sono contraria al fatto che ricorrere agli psicologi ti aiuti, ma era una metafora per sottolineare il fatto che James aveva solo il bisogno di essere ascoltato, di trovare una persona fidata a cui raccontare i propri sentimenti, le proprie emozioni.
Quello che prova James dentro di sè è una cosa naturale, lui non ha nessun tipo di problema, vede solo il mondo con occhi diversi, con gli occhi di chi si è fatto una cultura, grazie alla quella riesce a vedere una spanna più in là dello statunitense medio. Nanette è l'unica "amica" che ha perché è l'unica persona cara che lo aiuta a percorrere la sua strada, a conseguire i propri sogni, ha dargli una spalla quando ne ha bisogno. James non riesce ad integrarsi con quelli della sua età perché dentro di lui è già adulto, e come se riuscisse a vedere i suoi coetanei dall'alto, dall'età di 30/40 anni.

La storia di James è attualissima e vale in tutto il mondo. Credo a parer mio che per capire fino in fondo quello che il film vuole esprimere bisogna aver provato almeno in parte la situazione di James. Per tanti potrà essere messo dentro la cartella psicologica del ragazzo riccio me se ciò accade è perché non si ha la minima idea di cosa voglia dire vedere il mondo con gli occhi di James.
franzcesco  28/02/2012 10:49:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusami, anche se le cose che dici sono bellissime, non appartengono a questo film!!!
Come puoi mettere 9,5???? E' un voto sparato in aria!
Come se io avessi messo 1... capisci?
E poi hai dato 9,5 a questo film come a SCHINDLER'S LIST e IL PADRINO!!!???!?!?!?
Non ti sembra di esagerare?!?!?!?!
Invia una mail all'autore del commento Elly=)  28/02/2012 19:53:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
NO-.-
Ma perchè dici che non appartengono a questo film??o.O