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HUGO CABRET regia di Martin Scorsese

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Invia una mail all'autore del commento Constantine     7½ / 10  09/03/2013 16:10:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con l'adattamento de "La straordinaria invenzione di Hugo Cabret" di Brian Selznick Martin Scorsese coglie l'occasione di tentare un elusivo ibrido, quello di un cinema mainstream che parli il linguaggio del cinefilo; seppur il primo obiettivo cardine sembra fallire, la pellicola regala indiscutibilmente molti altre riflessioni degne di nota e poco più di due ore di grande tecnica cinematografica sotto tutti i punti di vista. La narrazione è quantomai esigua e semplice, forse a richiamare il gusto delle pellicole che si fa merito di celebrare, ricca di fascino magnetico, di meraviglia, purtroppo l'impianto di taglio quasi documentaristico della seconda parte gli nega la gioia del volo. E' questa miscela del connubio che crea l'attrito maggiore, non si riesce ad appassionarsi all'avventura/fiaba del piccolo Hugo e nemmeno ad approfondire un vero e proprio viaggio alla scoperta del cinema, si resta incantati ma poco coinvolti, interessati ma non incuriositi. Scorsese si è lasciato coinvolgere troppo dalla sua dichiarazione d'amore alla settima arte portando in secondo piano la trama ed il suo protagonista. Il George Méliès di Kingsley è sontuoso. Avendolo visto nella versione 2d, posso esimermi dal giudicare l'efficacia della terza dimensione, ma credo che i più delusi lo debbano a questo. Il film non è sicuramente all'altezza dei capolavori del cineasta, ma rimane un originale sui generis con un obbiettivo molto arduo, non completamente raggiunto ma nemmeno completamente mancato. Io l'ho trovato comunque godibile, affascinante, visivamente e musicalmente ricchissimo, seppur leggero e poco incisivo.