Satyr 6½ / 10 03/11/2011 12:42:24 » Rispondi Opera che si affida completamente al volto impenetrabile di una strepitosa Noomi Rapace, madre tormentata con figlio al carico. La conclusione ci viene mostrata nell'incipit, ma tra una proiezione mentale e l'altra, dell'inizio ti dimentichi dopo appena 10 minuti. Perfette le atmosfere gelide e claustrofobiche, ottima e tesa al punto giusto la trama, dove quel poco che accade genera sempre tensione e brividi lungo la schiena. Brividi che svaniscono improvvisamente nella parte finale, dove il colpo di scena è troppo risaputo, un escamotage narrativo capace di spalancare un paio di buchi narrativi non indifferenti. E se il finale in un film è tutto, Babycall lo soffre in maniera determinante, andando a sbattere contro la poca originalità di una storia già vista e già raccontata.
Non so voi, ma il dramma rimosso, i personaggi frutto delle proiezioni mentali del protagonista e il finale shock in cui ti dicono che quanto visto non corrisponde alla realtà, mi ha un pò rotto i ******s.
K.S.T.D.E.D. 03/11/2011 18:24:27 » Rispondi Prova a guardati "Naboer" di Sletaune (spam: http://houndolcettoentra.blogspot.com/2011/11/recensione-naboer.html)
Satyr 03/11/2011 19:39:21 » Rispondi Mi metto all'opera e lo rimedio!